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Antonio Burruni
20 febbraio 2007
Si ai farmaci “salvavita” ma Giovanni Nuvoli non cambia idea
L’ex arbitro ha deciso di utilizzare l’eparina, un medicinale, secondo alcuni “salva vita” nelle sue condizioni, ma va avanti nella sua battaglia

ALGHERO – Quello che secondo alcuni era un colpo di scena, è invece solo la decisione di un uomo che vuole avere meno stress possibile attorno. Nella giornata di venerdi infatti, Giovanni Nuvoli, l’ex arbitro algherese affetto da Sclerosi Laterale Amiotrofica ed ormai salito agli onori della cronaca come il “Welby italiano”, ha accettato di assumere l’Eparina, un anticoagulante del sangue, che serve per evitare le necrosi ed annulla il rischio di eventuali trombosi a chi, come lui, sta immobilizzato a letto. E’ un farmaco molto diffuso, ma a molti è sembrato strano che una persona che ha deciso di porre fine alla sua vita, decida di autorizzare un trattamento medico di questo tipo. Questo andrebbe, secondo i più, contro la dichiarazione di un paio di settimane fa, quando Nuvoli diceva di non voler essere rianimato e di non voler assumere medicinali “salvavita”. I dubbi già espressi più volte dal primario del reparto di Rianimazione dell’ospedale Santissima Annunziata di Sassari Demetrio Vidili, si stanno facendo strada anche nelle menti di chi si sta occupando, su diversi piani, del caso. Maddalena Soro, moglie di Giovanni, ha chiesto nuovamente che suo marito, viste le condizioni, venga trasferito in un altro reparto, in compagnia di altri pazienti, in vista dell’agoniato ritorno a casa e da una lettura della vicenda molto diversa: «L’idea di Giovanni non cambia. Ne abbiamo parlato anche ieri notte. Possono iniettargli anche oro nelle vene, ma la situazione è la stessa. A lui, tutte queste pressioni lo stressano – spiega Maddalena – ed ha accettato per avere meno persone possibili attorno. Ma non ha cambiato idea – assicura – Decide lui, da solo, senza imposizioni di nessuno. Non sono io a decidere per lui – spiega – Non sono padrona del suo corpo, lui è libero di prendere tutto quello che vuole». Ieri mattina intanto, il Pubblico Ministero Paolo Piras ha disposto il sequestro delle cartelle cliniche di Nuvoli, per gli accertamenti giudiziari del caso. Intanto, c’è stata anche una visita del sindaco di Alghero Marco Tedde, il quale ha promesso l’interessamento dell’Amministrazione Comunale, che stornerà dei fondi per offrire a Nuvoli l’indispensabile assistenza casalinga. Poi sarà lui, una volta tornato tra le mura domestiche, a decidere cosa fare della sua vita. E’ in arrivo anche l’annunciato sintetizzatore vocale. Arriverà domani dalla Svezia. Sono diversi i modelli di questo strumento e variano a seconda delle possibilità fisiche del paziente. Quello che utilizzerà Nuvoli, dovrebbe essere dello stesso tipo di quello già sperimentato da Welby nella sua triste vicenda. Il macchinario, è attivato con lo sguardo del paziente, che si indirizza sulle lettere dell’alfabeto scritte su una lavagnetta elettronica. Il dispositivo, digitalizza le lettere osservate, amplificandone il suono e rendendo finalmente comprensibile a tutti il pensiero di Giovanni. Maddalena Soro chiosa sull’arrivo del macchinario: «Siamo felici che arrivi questo macchinario, ma mi paiono eccessivi 22 mila euro per togliere i dubbi ad un primario».
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