A.B.
8 luglio 2016
Ad Alghero, la seconda serata di Melos
Il Festival si propone di coniugare la musica con la storia, l´arte e la cultura alla scoperta delle chiese storiche di Sassari ed Alghero

ALGHERO - Per l'Associazione Saser, che cura questa programmazione, è motivo d'orgoglio accendere quindici candeline per festeggiare tre lustri di intensa attività musicale e culturale. Il Festival Melos si propone di coniugare la musica con la storia, l'arte e la cultura alla scoperta delle chiese storiche di Sassari ed Alghero. Il concerto, per la seconda serata della manifestazione, è in programma martedì 19 luglio, alle ore 21.30, nella Chiesa di San Francesco, ad Alghero, con la preziosa presenza dello storico dell'arte Mario Matteo Tola, che con il suo intervento farà meglio apprezzare ai presenti le bellezze artistiche ed architettoniche di sito religioso.
La parte musicale, è affidata ad un grande musicista: il maestro Sandro Laffranchini, primo violoncello del teatro e della Filarmonica alla Scala. Figura di primo piano nel panorama musicale internazionale, Laffranchini eseguirà il programma con un prezioso violoncello del 1730. La serata è un doveroso omaggio al grande Bach con due Suites: la numero 2 e la numero 6 per violoncello solo, che sono fra le più note e le più virtuosistiche opere mai scritte per questo strumento.
Il maestro presenterà anche una sua composizione dal titolo Vertigini ed un suo pregevole arrangiamento e trascrizione, per violoncello solo, di un brano di Barber: l’Adagio per archi dal Quartetto opera 1. Una curiosità: questo Adagio per archi è stato eseguito durante i funerali di Albert Einstein, di John Fitzgerald Kennedy, di Grace Kelly e di Ranieri III, principe di Monaco. Il capolavoro di Barber è stato utilizzato ampiamente in televisione, cinema e musica per balletto. Presenterà la serata l’attrice Lella Cucca. Il Progetto Melos è patrocinato dalla Presidenza del Consiglio Regionale della Sardegna, Comune di Sassari Assessorato alla Cultura, Fondazione di Sardegna, Città di Alghero, Fondazione META e Banca di Sassari.
Nella foto: Sandro Laffranchini
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