Attilio Dedoni
13 luglio 2016
L'opinione di Attilio Dedoni
Su Ryanair le difese d´ufficio non reggono
Suonerebbe quasi commovente, la difesa d’ufficio che il presidente Pigliaru ha messo in campo stamani nei confronti di se stesso e dell’assessore Deiana, ancora una volta al centro delle critiche per non aver saputo fare nulla per evitare che Ryanair abbandonasse la Sardegna, riportando indietro di decenni il diritto dei sardi alla mobilità e condannando l’Isola a una stagione turistica fallimentare. Suonerebbe quasi commovente se le argomentazioni del Presidente non fossero così deboli e raffazzonate, la classica arrampicata sugli specchi destinata a concludersi con una rovinosa caduta.
Affermare che sarebbe demagogico definire chiara la normativa comunitaria in materia di aiuti alle compagnie aeree low-cost è a dir poco risibile. A voler credere alle parole di Pigliaru, sembrerebbe quasi che l’Unione Europea adottasse per la Sardegna delle regole personalizzate, diverse da quelle che valgono nel resto del Continente ed arbitrariamente punitive. Non si spiegherebbe altrimenti come sia possibile che i vettori low-cost, Ryanair in testa, operino regolarmente negli scali europei e come le regioni che li ospitano non siano costantemente oggetto di procedure di infrazione. L’aumento delle tasse aeroportuali non è che una foglia di fico dietro cui nascondere le vergogne. Gli appelli disperati al ministro Delrio lasciano intendere che il Governo ha deciso, nonostante le ripetute promesse, di lavarsene le mani, lasciando il cerino nelle mani di una Giunta che ha dimostrato di non avere la minima idea su come gestire la materia.
Lo dimostrano i continui rimandi alla famigerata legge 10, ormai assurta al ruolo di capro espiatorio buono per ogni occasione. Se davvero il problema è la legge approvata nella passata legislatura, come mai, in due anni e mezzo di mandato, Pigliaru e i suoi Professori non sono riusciti a presentare un disegno di legge che ne disponga l’abrogazione e che detti una nuova disciplina per gli aiuti alle low-cost, compatibile con le norme europee? La verità è che in Regione non esiste alcuna politica dei trasporti, il problema non è certo limitato al solo abbandono di Ryanair. Per questo, è necessario cogliere l’occasione del dibattito consiliare di domani, in cui saranno discusse le mozioni di sfiducia a Deiana, per obbligare l’esecutivo a dare finalmente delle risposte ai numerosi ed enormi problemi dei trasporti in Sardegna, se le ha. In caso contrario, toccherà al presidente Pigliaru trarre le necessarie conclusioni.
*capogruppo dei Riformatori Sardi – Liberaldemocratici in Consiglio regionale
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