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Mariangela Pala 1 agosto 2016
Porto Torres, blitz nel centro migranti Li Lioni: «inadeguato»
Tra le pagine del dossier presentato da Yasmine Accardo, referente dei territori di "LasciateCIEntrare", ci sono i resoconti della visita effettuata nell´ex discoteca Kiss Kiss sulla Ss 131, in località Li Lioni in prossimità di Su Crocifissu Mannu: non sarebbe stata trasformata "da luogo di divertimento a struttura residenziale
Porto Torres, blitz nel centro migranti Li Lioni: «inadeguato»

PORTO TORRES - Centri per l’immigrazione presi di mira dalla campagna LasciateCIEntrare sull’accoglienza dei migranti nel territorio nazionale. Il report è stato presentato anche a Cagliari dai delegati regionali che hanno preso in esame quattro strutture: l'ex ristorante Caravel a Predda Niedda, l'ex discoteca Kiss Kiss sulla Ss 131 a Porto Torres, l'ex tribunale dei minori di Sassari e l'hotel Porto Pozzo a Santa Teresa di Gallura.

Il risultato parla chiaro: le condizioni di vita dei migranti sono drammatiche. "Minori in promiscuità con gli adulti, donne abbandonate in centri di accoglienza con decine di uomini, giovani nati in Italia da genitori stranieri rinchiusi nei Cie (centri di identificazione ed espulsione), hotspot inaccessibili alla società civile, Cas (centri accoglienza straordinaria) fuori dai centri urbani in strutture inadeguate e in alcune province in mano alla criminalità organizzata".

Tra le pagine del dossier - presentato da Yasmine Accardo, referente dei territori di "LasciateCIEntrare", l'operatrice legale per i minori stranieri non accompagnati, Francesca Cadeddu, Giacomo Dessì del Presidio Piazzale Trento e la presenza di Roberto Loddo, direttore del Manifesto Sardo - ci sono i resoconti della visita effettuata nell'ex discoteca Kiss Kiss sulla Ss 131, in località Li Lioni in prossimità di Su Crocifissu Mannu: non sarebbe stata trasformata "da luogo di divertimento a struttura residenziale. Decine di letti a castello sono sistemati nella ex pista da ballo, ci sono mobili accatastati, tutte le porte sono rivestite del brand dell'associazione che gestisce il centro". Ancora, i migranti "lamentano la distanza eccessiva dalle città di Porto Torres e Sassari e la pericolosità dell'attraversamento a piedi della statale per raggiungere le fermate dei mezzi pubblici".

I blitz sarebbero stati effettuati “nonostante il silenzio da parte della prefettura competente sulla richiesta di un'autorizzazione alle visite", denunciano gli attivisti di "LasciateCIEntrare". I numeri dei migranti in Sardegna continuano ad aumentare a causa dei continui conflitti in terra africana. La quota dei profughi arrivati nell’isola ha già superato le diecimila presenze. Alcuni restano altri riescono a prendere la via del mare. Nelle ultime settimane, inoltre, in tremila hanno fatto perdere le tracce. Il sistema di accoglienza Italia, è fatto di attese interminabili, costi sproporzionati e un approccio sempre e comunque basato sull’emergenza.



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