Per evitare la chiusura della base Ryanair dal 1 novembre, con tutto ciò che questo comporterebbe in termini di desertificazione del territorio, bisogna agire e farlo in fretta. Le dichiarazioni dell´assessore, sempre più nell´occhio del ciclone per la discutibile gestione low cost
ALGHERO - Tempo scaduto per Deiana e l'aeroporto di Alghero. Per evitare la chiusura della base Ryanair dal 1 novembre, con tutto ciò che questo comporterebbe in termini di desertificazione del territorio, bisogna agire e farlo in fretta. Anche ieri l'ad Ryanair ha confermato ciò che aveva anticipato a Dublino al primo cittadino di Alghero, ossia la volontà di ritornare ad operare e investire sulla Riviera del corallo. Ma a differenza di Pescara e l'Abruzzo, Piegliaru e Deiana si son fatti trovare ancora impreparati [
LEGGI]. Serve che la Regione e la Sogeaal programmino un nuovo sistema di incentivi dopo i clamorosi errori commessi fino ad oggi (certificati perfino dall'Ue nell'ultimo pronunciamento) con l'attendismo ingiustificato.
«È stato un incontro sicuramente positivo, alla luce del ritiro dell’aumento della tassa d’imbarco fin da settembre, della conferma di tale provvedimento anche per i prossimi anni con la legge di stabilità, nonché dell’impegno del Governo a rivedere le linee guida sui rapporti tra scali e vettori in senso meno restrittivo. Nel frattempo la Regione non ha mai smesso di lavorare per individuare una soluzione che consenta di mantenere in Sardegna i livelli di traffico internazionale ai quali non possiamo rinunciare».
Lo dice l’assessore dei Trasporti Massimo Deiana dopo l'incontro che si è tenuto a Roma alla presenza del presidente Francesco Pigliaru, del ministro dei Trasporti Graziano Delrio e dei vertici della compagnia irlandese Ryanair. «Per Alghero siamo impegnati costantemente sul filo dei giorni, perché è questo il tempo per definire i programmi operativi dalla prossima stagione - continua Deiana - ci stiamo confrontando con gli uffici del ministero, della Commissione europea e della rappresentanza italiana tenendo conto delle stringenti indicazioni che provengono anche dalla ultima decisione di Bruxelles».
Il titolare dei Trasporti sottolinea inoltre che, «rispetto all’aeroporto abruzzese, gli scali sardi hanno volumi di traffico molto superiori, e per tale motivo a loro si applicano regole e soluzioni differenziate». E conclude: «In questi ultimi mesi mi risulta che i vertici della società di gestione di Alghero abbiano sviluppato tutte le interlocuzioni commerciali per raggiungere l’obiettivo, ma solo in queste ultime ore, a seguito della notificazione della decisione della Commissione, si è potuta valutare in concreto l’esistenza di strade praticabili per attribuire le necessarie coperture finanziarie, senza le quali l’aeroporto, anche a causa delle note condizioni societarie, non è in grado di finalizzare alcun accordo».