Così lo chiamava a febbraio il presidente Pigliaru, ma nonostante il favorevole (e ovvio) pronunciamento Ue, di incentivi sul low cost per evitare la chiusura dell´hub Ryanair di Alghero se ne è persa ogni traccia
ALGHERO - Che ci sia qualche problema di comunicazione in Regione è ormai evidente. Così tutto d'un tratto il lavoro già pronto a febbraio e annunciato, tanto dal Presidente [
ASCOLTA LE SUE PAROLE] quanto dall'assessore Deiana per intervenire con estrema urgenza sul pacchetto d'incentivi low cost nel momento in cui l'Ue confermava la regolarità degli interventi su Alghero è diventato d'improvviso tabù.
L'ultima dichiarazione è dell'assessore ai Trasporti che all'indomani dell'incontro con Delrio e Ryanair rassicurava che era al lavoro «per Alghero costantemente sul filo dei giorni, perché è questo il tempo per definire i programmi operativi dalla prossima stagione» [
LEGGI]. Così l'Abruzzo e Pescara chiudono 7 nuovi collegamenti salvando la base, Alghero e la Sardegna si ritrovano con la conferma dello smantellamento dell'hub dal 1 novembre.
Fino ad ora non sembra esserci traccia del «tesoretto per il low cost» annunciato proprio in aeroporto ad Alghero da Pigliaru e Deiana. Tanto che sindaci, imprenditori e sindacati, probabilmente sentitisi presi in giro, ritornano all'attacco parlando di «priorità low cost per dare ossigeno al territorio» prima di tutto il resto. Oggi l'assessore è volato a Bruxelles, difficile a questo punto capire se per continuare il suo lungo studio dei regolamenti, in realtà abbastanza chiari a tutti almeno dal 2014, o per altri impegni a lui più cari sul fronte della privatizzazione. Nel frattempo il territorio dopo aver accarezzato l'obbiettivo di evitare l'addio Ryanair, stando così le cose, il prossimo autunno rischierà di andare incontro alla desertificazione, con le sole rotte marchiate Alitalia.