S.A.
3 ottobre 2016
Sostegno ai piccoli comuni Approvata la legge
Approvata nei giorni scorsi alla Camera all´unanimità la legge per il sostegno e la valorizzazione dei comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti e dei territori montani e rurali, contenente altresì importanti disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei centri storici: il plauso della deputata sarda Giovanna Sanna

NUORO - Approvata nei giorni scorsi alla Camera all'unanimità la legge per il sostegno e la valorizzazione dei comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti e dei territori montani e rurali, contenente altresì importanti disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei centri storici. «Questo voto – spiega Giovanna Sanna, cofirmataria della proposta – è il risultato di due anni di paziente e tenace lavoro delle Commissione Ambiente e Bilancio di concerto con il Governo e il prezioso contributo di tutti i gruppi parlamentari. Testimonia l'attenzione del Parlamento nei confronti di una parte assai significativa del Paese e rappresenta la costruzione di una nuova politica nazionale per i nostri piccoli comuni».
I piccoli comuni rappresentano il 70% dei comuni italiani e occupano in media il 54,2% del territorio nazionale ma in diverse regioni questa incidenza sale, per esempio all'82% in Molise, al 78% in Piemonte e al 70% in Sardegna. «I piccoli comuni italiani rischiano un declino demografico, economico e sociale. La scommessa – sottolinea la parlamentare – è farli diventare protagonisti di una nuova stagione di rilancio, trasformando in opportunità di crescita la manutenzione del territorio, l'agroalimentare, il recupero dei centri storici e degli edifici abbandonati, la valorizzazione dei beni culturali e artistici, investendo sulla loro capacità di costruire progetti locali di sviluppo sostenibile».
«Sono diversi i punti qualificanti del disegno di legge approvato, alcuni rappresentano delle vere e proprie innovazioni. “Mi sembra importante ricordare – continua la deputata e sindaca di Florinas – la possibilità di istituire, anche in forma associata, centri multifunzionali per la fornitura di una pluralità di servizi pubblici, l'istituzione presso il Ministero dell'Economia del Fondo per lo sviluppo dei piccoli comuni, la previsione che i comuni aderenti a unioni di comuni o a unioni di comuni montani possano svolgere le funzioni di programmazione in materia di sviluppo socio-economico, ivi comprese quelle derivanti dai fondi dell'Unione europea, i due specifici piani destinati alle aree rurali e montane, uno per i trasporti e l'altro per l'istruzione, le misure per favorire il riuso del patrimonio immobiliare abbandonato. Ora il testo passa al Senato per l'approvazione finale – conclude Sanna – e noi speriamo che anche in quel ramo del Parlamento si riesca ad ottenere un ampio consenso in tempi celeri».
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