red
21 novembre 2003
La lente sulla guerra: libertà di informazione e propaganda
Vi sono momenti, nella Vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo. Se ne parla a Sassari lunedì 24 novembre alle ore 17 presso l’Aula Magna dell’Università

La trasformazione del ruolo dei mezzi di comunicazione, da strumenti di critica imparziale a formidabili “macchine di propaganda” politico-militare al servizio dei governi, è il tema del convegno “La lente sulla guerra: libertà di informazione e propaganda” in programma lunedì 24 novembre alle ore 17 presso l’Aula Magna dell’Università. Interverranno Ettore Mo, decano degli inviati di guerra italiani, e Maurizio Torrealta, di RaiNews 24. Modera Pino Arlacchi, ordinario di sociologia all’Università di Sassari, curatore scientifico del progetto.
L’incontro, organizzato dall’Associazione Scienze Politiche con la collaborazione della Libreria Koinè, dell’E.R.S.U. è il terzo appuntamento della rassegna dedicata all’informazione di guerra nell’ambito del progetto “Infocomunicando”, la cui finalità è diffondere la conoscenza delle problematiche esistenti nel variegato mondo dei media.
Oggi alla censura si sostituisce il "news management", alla propaganda la "militarizzazione dell’informazione". L´opinione pubblica sembra ormai abituata ad affermazioni grossolanamente inesatte, mentre i giornali danno più risalto alle menzogne "amiche" che alle affermazioni del "nemico", indipendentemente dal fatto che siano vere o meno. Il dibattito analizzerà, dunque, come il sistema politico, attraverso i media, prepara l’opinione pubblica al conflitto. Il fenomeno del pacifismo a oltranza, con le sue bandiere e le sue manifestazioni, la demonizzazione dell’avversario, con le sue presunte armi di distruzione di massa, per altro mai trovate, il rinnovato ruolo del Pontefice, la netta spaccatura del fronte europeo, e di quello italiano, con l’opposizione più vicina alla politica internazionale dell’asse Parigi – Berlino - Mosca, e la maggioranza schiacciata sulle posizioni statunitensi. Mo e Torrealta incontreranno gli studenti del Liceo Scientifico di via Monte Grappa alle 11.30.
Ettore Mo iniziò la sua carriera giornalistica nel 1962 al Corriere della Sera. Nel 1979 ottenne il suo primo incarico di inviato speciale in Iran e da allora ha seguito le più sanguinose guerriglie degli ultimi anni, dall’Afghanistan alla Cecenia, dal Tibet al Kazakistan. Tra le sue opere spicca Sporche Guerre, un distillato di vent’anni di puro giornalismo.
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Maurizio Torrealta, autore della trasmissione televisiva Samarcanda, già redattore del Tg3 per il quale ha seguito tutti gli sviluppi del caso “Alpi-Hrovatin” tra gli autori del libro: L’esecuzione, inchiesta sull’uccisione di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Tra le sue opere: Ultimo. Il capitano che arrestò Totò Riina.
Pino Arlacchi è uno dei maggiori studiosi della grande criminalità. Tra gli artefici della strategia antimafia dell’Italia negli anni ’80 e ’90, è stato direttore esecutivo dell’Ufficio per il Controllo degli Stupefacenti e la Prevenzione del Crimine (ODCCP). Apprezzato autore, tra le sue opere spiccano: Gli uomini del disonore e Il processo. Giulio Andreotti sotto accusa a Palermo.
Nella foto: Ettore Mo
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