La richiesta arriva dalla senatrice dell´Italia dei Valori Alessandra Bencini, dopo l´ultimo uxoricidio registrato a Sassari. Ormai siamo ai livelli di un bollettino di guerra: dall'inizio dell'anno in Italia siamo a quota 98 donne assassinate
SASSARI - «A Sassari l'ennesimo omicidio che vede vittima una donna
[LEGGI]. Ormai siamo ai livelli di un bollettino di guerra: dall'inizio dell'anno in Italia siamo a quota 98 donne assassinate, per lo più da partner o da ex. L'amara realtà è che non viviamo in un Paese sicuro per noi donne: nel 2015 le vittime furono 116». Lo dichiara la senatrice dell'Italia dei Valori Alessandra Bencini.
«Serve un profondo mutamento nella mentalità e nella cultura degli uomini, ma anche delle donne. Gli uomini devono abbandonare definitivamente l'arcaica indole del padrone, del capo; le donne devono iniziare a ribellarsi, a trovare il coraggio di dire “no” prima che sia troppo tardi, ad abbandonare e denunciare il potenziale carnefice. Occorre poi fare un salto di qualità anche per quanto riguarda l'educazione sentimentale – spiega la senatrice - la dice lunga il fatto che gran parte dei femminicidi avviene in ambienti con un tasso culturale medio-basso e in territori dove si avverte maggiormente il disagio sociale».
Bencini aggiunge quindi che «anche le Istituzioni devono fare la propria parte. Come Idv abbiamo presentato un disegno di legge che propone, fra l'altro, l'istituzione di una Commissione parlamentare con compiti di indirizzo e controllo che, in tempi rapidi, prenda in esame tutti gli aspetti che riguardano la violenza sulle donne, dalle sue cause alla sua ampiezza, dai rimedi in termini di prevenzione sociale e culturale, al contrasto repressivo e preventivo, evidenziando anche i cospicui ritardi accumulati nell'attuazione delle disposizioni sovranazionali e nazionali. Il femminicidio di Sassari, anche per la sua efferatezza - conclude Bencini - deve portare tutti a riflettere e a velocizzare l'iter legislativo».
Nella foto: la senatrice Alessandra Bencini