«La presidenza spetta a me», dichiara il sindaco di Bitti Giuseppe Ciccolini, che scrive ai 377 primi cittadini della Sardegna
CAGLIARI - Dopo la lettera ai sindaci sardi di Emiliano Deiana
[LEGGI], nella quale il primo cittadino di Bortigiadas si dice disponibile a fare «un passo di lato», insieme al rivale per la presidenza di Anci Sardegna, «per agevolare una soluzione unitaria, condivisa e altrettanto democratica», a prendere carta e penna per scrivere alle 377 fasce tricolori dell'Isola è proprio Giuseppe Ciccolini, sindaco di Bitti. E la sua “risposta” a Deiana non è un'apertura: in queste settimane, dice, «abbiamo portato avanti una trattativa trasparente. Lo abbiamo fatto sempre alla presenza di mediatori che hanno sostenuto convintamente le ragioni di un accordo; il tratto di che abbiamo percorso insieme non è stato certo finalizzato a raggiungere un “compromesso sottobanco”, che potesse soddisfare le ambizioni personali dei due candidati, ma la proposta per un'intesa solida che potesse rafforzare la rappresentanza degli enti locali della Sardegna, in un'ottica di gestione unitaria e condivisa dell'Associazione in Sardegna e a Roma».
Confidando nel raggiungimento di questo accordo, «ho chiesto il rinvio dell'udienza già fissata per il 4 novembre (Ciccolini aveva presentato un ricorso al Tribunale di Cagliari dopo che l'ufficio di presidenza dell'Anci aveva deciso di riconvocare il congresso, spiega l'agenzia di stampa Dire) e il 6 novembre abbiamo incontrato il presidente nazionale Antonio Decaro il quale, invitandoci a una soluzione unitaria, ha confermato la disponibilità a rappresentare la Sardegna nell'ufficio di presidenza che lo affiancherà nei prossimi anni. Purtroppo questo accordo non è stato raggiunto». Ed allora, è bene che i sindaci sappiamo che «ho sperato fino all'ultimo che a prevalere fosse il buonsenso. Il buonsenso e il rispetto delle regole che governano ogni processo democratico». E il punto è che «in democrazia infatti chi prende più voti vince».
Il 23 settembre, il sindaco di Bitti aveva sconfitto per 152 voti a 141 lo sfidante Deiana, senza però raggiungere il quorum sui votanti ed allora oggi torna su quella faccenda: «Pensate per un attimo a quale sarebbe la vostra reazione se nei vostri Comuni a elezioni concluse, riportando oltre il 50percento dei voti, vi dicessero che vanno ripetute, Queste regole rappresentano i pilastri della tenuta democratica di ogni organismo sia esso un ente locale o un'associazione riconosciuta come è l'Anci». Conclude Ciccolini: «Rinnovo il mio invito prima di tutto a Emiliano Deiana, che stimo per passione politica, competenza e dedizione per il ruolo che svolge a favore delle comunità locali, al presidente dell'assemblea Mario Bruno e a tutti i sindaci della Sardegna a trovare una sintesi unitaria. Confermo la mia piena disponibilità, riconoscendo l'esito della votazione sia per quanto riguarda l'elezione del presidente che delle liste per la composizione del Consiglio regionale dell'Anci, a condividere il programma da portare avanti nei prossimi anni, a costituire tutti gli organismi in forma unitaria e individuare insieme a tutti i sindaci un candidato da proporre al presidente Decaro per ricoprire il ruolo di consigliere dell'Ufficio di presidenza Anci, per costruire insieme un''associazione autorevole, autonoma e autonomista».
Nella foto: Giuseppe Ciccolini