Red
19 dicembre 2016
Cultura: a Sassari per Oscar Arnulfo Romero
Domani sera, le sale della Libreria Dessì, in Largo Cavallotti 17, ospiteranno la presentazione del libro, organizzata dal locale circolo Associazione Italia Cuba

SASSARI - «Un libro su monsignor Romero? E perché? Perché a firma di un ex brigatista che non rinnega il suo passato, di una comunista che non prende con le pinze la parola, pur senza farsene scudo?”. Con queste domande, inizia il saggio “Oscar Arnulfo Romero, beato fra i poveri», a cura di Geraldina Colotti. Domani, martedì 20 dicembre, alle ore 18, le sale della Libreria Dessì, in Largo Cavallotti 17, a Sassari ospiteranno la presentazione del libro, organizzata dal locale circolo Associazione Italia Cuba.
Colotti, giornalista de Il Manifesto e responsabile della versione italiana di Le Monde Diplomatique, in questo libro racconta l’evoluzione della vita del sacerdote. Sono gli Anni Settanta e Romero era notoriamente su posizioni conservatrici, molto più vicine all’establishment, che alle comunità di base. L’arcivescovo di San Salvador cambia posizione nel 1977, quando viene assassinato dal regime salvadoregno il suo amico gesuita, compagno dei poveri, Rutilio Grande. Da quel momento in poi, come documentano estratti di omelie e foto, nella terza parte del libro, si moltiplicano le denunce di Romero nei confronti della repressione del regime salvadoregno sostenuto dalla Cia, fino a giustificare l’uso della violenza a fini insurrezionali.
«Quando una dittatura lede gravemente i diritti umani e il bene comune della nazione – sosteneva Romero il 24 febbraio 1980 –,quando si rende insopportabile e si chiudono i canali del dialogo, della comprensione, della razionalità, quando questo succede, allora la Chiesa parla del legittimo diritto alla violenza insurrezionale […] del diritto all’insurrezione, che la Chiesa ammette quando si sono esauriti tutti i mezzi pacifici». Esattamente un mese, dopo il 24 marzo 1980, verrà assassinato. Nell'occasione, Giuseppe Murineddu porterà la sua testimonianza, vissuta negli stessi anni, nel Cile di Pinochet.
Nella foto: monsignor Oscar Arnulfo Romero
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