Non si lavora il 25 aprile e il 1 maggio. Non è l´apertura nei giorni festivi a creare condizioni di sviluppo
ALGHERO - In riferimento al dibattito aperto in città, circa l’apertura delle attività commerciali il 25 aprile e il 1 maggio, si registra il deciso intervento del segretario algherese del partito della Rifondazione Comunista, Salvatore Marino. In una nota risponde a distanza alla recente richiesta della sezione locale della
Confcommercio, dichiarando che il danno economico irreparabile non è per i titolari delle attività commerciali ma per i lavoratori costretti a lavorare anche nei giorni festivi. «Non bastano più le numerose aperture domenicali; si vuole avere la totale disponibilità dei lavoratori». Salvatore Marino ha qualche perplessità sul fatto che l'apertura dei negozi sia "elemento di attrazione" per i flussi di turisti. «Abbiamo un'altra idea su come si attraggono i turisti. Non è l'apertura nei giorni festivi a creare condizioni di sviluppo; basta andare a vedere come in altre città a vocazione turistica di medie e piccole dimensioni si attivano sinergie e si offrono servizi e attrattive di ben altro livello. Si può fare molto anche con piccole cose – continua l’assessore provinciale - come biglietti unici integrati tra siti archeologici, parchi, visite guidate del centro storico fino ad arrivare a favorire iniziative per teatro e musica di strada affinchè si realizzi in città un'animazione diffusa». «Ci aspettiamo una presa di posizione seria e non solo flebili proteste sulle tutele dei lavoratori e sul loro diritto al riposo nei giorni festivi – conclude l’esponente politico - sia da parte delle organizzazioni sindacali ma anche da parte del vasto settore delle organizzazioni di estrazione cattolica».
Nella foto Salvatore Marino