Sergio Ortu
27 aprile 2007
Agitazione dipendenti comunali: la parola ai precari
In merito alla vertenza che vede contrapposti da un lato i dipendenti di ruolo nella pianta organica del comune di Alghero e dall’altra i dipendenti comunali a tempo determinato o con contratto Co.co.co.

ALGHERO - In merito alla vertenza che vede contrapposti da un lato i dipendenti di ruolo nella pianta organica del comune di Alghero e dall’altra i dipendenti comunali a tempo determinato o con contratto Co.co.co. giunge un chiarimento di questi ultimi in risposta allo stato agitazione che coinvolge i dipendenti comunali fissi e alle istanze delle loro rappresentanze sindacali. In una nota i soggetti coinvolti che sarebbero, si precisa, non 80 ma 51 sostengono che «I contratti a tempo determinato sono previsti dall’art. 1, comma 560, della legge finanziaria 2007. Essa riserva, ai collaboratori coordinati e continuativi che abbiano maturato almeno 1 anno di servizio al 29 settembre 2006, una quota minima del 60% dei posti messi a bando. Trattandosi di tempo determinato, essi sono fuori dalla pianta organica e, quindi, non possono essere utilizzati per gli avanzamenti di carriera del personale di ruolo». Per quanto riguarda i diritti qualificazione professionale dei dipendenti di ruolo, i Co.Co.Co fanno osservare che: «I diritti dei dipendenti di ruolo non hanno niente a che vedere con quelli dei collaboratori: la nostra “stabilizzazione” non ostacola in alcun modo, né rallenta le possibili e legittime aspirazioni di progressione verticale dei dipendenti, semplicemente perché non andremmo a far parte della pianta organica. Ciò significa che le due cose (qualificazione professionale e stabilizzazione) possono procedere di pari passo e la richiesta che una delle due preceda l’altra non ha alcun senso, salvo che non la si voglia utilizzare come strumento di pressione». Altra precisazione riguarda inoltre il fatto che: «nessuno verrebbe scavalcato perché i collaboratori (che sono oggi in servizio) andrebbero a ricoprire esattamente i ruoli attualmente svolti, ma semplicemente con una forma contrattuale differente, ruoli che in questi anni non sono mai stati oggetto di contestazione. L’attribuzione delle qualifiche professionali è, ovviamente, legata alle funzioni da svolgere, per cui l’Amministrazione comunale non potrà far altro che incasellare il dipendente a tempo determinato lì dove le norme vigenti impongono». Nel lungo e amaro sfogo i dipendenti comunali CO.CO.CO. concludono dicendo che: «in sostanza nei fatti si sta chiedendo il nostro licenziamento senza tenere in nessun conto che le uniche vittime di questa lotta “fratricida” sono persone e intere famiglie che vivono del solo stipendio da precari, con l’incertezza del domani, con mutui da pagare, con un’età che non sempre consente di riciclarsi facilmente, pur avendo acquisito esperienza e professionalità talora di altissimo livello. Che soddisfazione sarebbe per i dipendenti di ruolo (che a male andare continueranno a fare ciò che fanno) ed i sindacati (ma non dovrebbero tutelare tutti i lavoratori, e a maggior ragione i loro iscritti?) vedere le nostre famiglie allo sbando, senza lavoro, senza sostentamento, costrette ad avere sì ancora a che fare con il Comune di Alghero, ma nella nuova ed inedita veste di utenti dei Servizi Sociali».
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