Red
7 febbraio 2017
Vertenza con stato divide l´isola Pigliaru detta la sua linea
Il presidente della commissione Autonomia del Consiglio regionale Agus: lo Stato ci deve 1,3 mld per 2016 e 1 mld per 2017. Le repliche del governatore Pigliaru e del suo vice Paci

CAGLIARI - Il governatore della Sardegna Francesco Pigliaru rompe il silenzio e con una lettera inviata ai suoi assessori frena le diverse spinte che arrivano da più parti della maggioranza di centrosinistra, avocando a sè il rapporto con lo Stato. Un messaggio indiretto ai partiti che lo sostengono per calmare gli animi in un momento topico della crisi, culminata con le dimissioni di due assessori e l'avvio di una verifica di cui non si intravede la fine.
«Noto con dispiacere un aumento delle spinte propagandistiche nel sistema politico sardo, forse in ragione dell'approssimarsi delle scadenze elettorali - scrive Pigliaru - Ogni presidente della Regione ha il suo stile, comunque anch'esso legittimato dall'elettorato. Il mio è quello della serietà e non della propaganda. Il mio è quello dell'adottare con determinazione riforme strutturali troppo spesso rimandate, coniugato con la flessibilità del pragmatismo».
Nella stessa giornata la denuncia del presidente della commissione Autonomia del Consiglio regionale, Francesco Agus (Sel), che invoca una nuova vertenza entrate, appoggiando la posizione del presidente della commissione Bilancio, Franco Sabatini (Pd), ma contestando quella dell'assessore alla Programmazione Raffaele Paci: «In tutto più di due miliardi di euro tra soldi che ci spettano e che ci spetterebbero. Non condivido - spiega - chi ritiene chiusa questa vertenza, serve invece un nuovo confronto con Palazzo Chigi». L'esponente della maggioranza rilancia quindi lo scontro a tutto campo con il Governo, una vertenza ampia che abbracci tutti i punti ancori irrisolti sul tema entrate e apra a soluzioni concrete per incassare quanto dovuto alla Sardegna.
Pronta la replica del vice presidente Paci: «La Sardegna ha incassato e sta incassando tutto quanto le è dovuto, non un euro in meno di quanto pattuito con lo Stato attraverso le norme di attuazione della vertenza entrate e abbiamo ricevuto regolarmente la rata degli arretrati del 2016. Se alla fine dell'anno scorso ci sono stati problemi di liquidità è solo perché la Regione ha dovuto anticipare soldi propri su finanziamenti europei e fondi nazionali di sviluppo e coesione».
Nella foto: il presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru
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