Mariangela Pala
2 marzo 2017
Progetto Nuraghe: in ritardo di 4 mesi iter autorizzativo
Rassicurazioni sull’iter autorizzativo per le bonifiche di Minciaredda. Il tema è stato affrontato in occasione del vertice tenutosi ieri a Cagliari dai rappresentanti di Regione, Provincia, Comune, Arpas e Syndial

PORTO TORRES - Rassicurazioni sull’iter autorizzativo per le bonifiche di Minciaredda. Il tema è stato affrontato in occasione del vertice tenutosi ieri a Cagliari dai rappresentanti di Regione, Provincia, Comune, Arpas e Syndial. Era presente l'assessora all'Ambiente, Cristina Biancu, assieme alla struttura tecnica comunale. Sulla “collina dei veleni” allo stato attuale si è provveduto all'accantieramento, agli allacci elettrici, agli sfalci e alle procedure del cosiddetto debombing, ovvero gli interventi diretti ad individuare ed eliminare ogni possibile ordigno nell’area Minciaredda.
«C'è un ritardo di circa quattro mesi negli iter autorizzativi. L'auspicio che ho espresso al tavolo - afferma l'assessora - è quello di accelerare per quanto possibile le procedure, anche in considerazione del fatto che tanti addetti dell'indotto stanno attendendo la partenza dei lavori e abbiamo il dovere di dare delle risposte». Entro marzo si prevede il rilascio dell'autorizzazione per il trattamento delle acque di falda e la convocazione di una conferenza di servizi congiunta in Regione, con tutti gli enti competenti, per l'approvazione delle autorizzazioni di Via e dell'Aia.
«Il provvedimento che scaturirà - prosegue l'Assessora - dovrà poi essere oggetto di approvazione da parte della Giunta regionale. Conseguentemente potranno partire i lavori di bonifica di Minciaredda e delle peci fenoliche». Novità anche per l'iter delle palti fosfatiche, altro tassello del "Progetto Nuraghe". «Si è conclusa la fase che vedeva coinvolta la Prefettura - aggiunge Cristina Biancu - e ora resta da attendere la convocazione del Ministero per la Conferenza dei servizi che dovrà dare il là al decreto di bonifica dell'area».
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