Red
4 marzo 2017
«Non si può cancellare il Marino di Cagliari»
Ieri mattina, il consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco ha partecipato al sit in di protesta contro la cancellazione del presidio sanitario cagliaritano

CAGLIARI - Il centro di unità spinale unico nel centro sud dell’Italia con strumenti all’avanguardia, una camera iperbarica battezzata da pochi mesi, il reparto di neurochirurgia a livelli avanzati, un polo di ortopedia che accoglie pazienti da tutta l’Isola, uno dei migliori presidi per la chirurgia della mano. Non basta. Un pronto soccorso con 25mila accessi all’anno. Personale specializzato e dipendenti che ruotano attorno al complesso sanitario con interventi giornalieri. Basterebbero solo questi dati per non procedere ad un disegno scellerato.
«Non si può cancellare l’ospedale Marino, che rappresenta un polo di riferimento storico per l’area vasta di Cagliari e per diversi centri della zona rivierasca». Il grido d’allarme è arrivato stamattina anche dal consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco che, in qualità di vicepresidente della Commissione Sanità, è intervenuto al sit in organizzato per scongiurare la chiusura della struttura. L’esponente degli azzurri ha compiuto una perlustrazione all’interno del complesso.
«Si tratta di un presidio che denota uno stato di abbandono e fatiscenza, visto che da tempo in alcuni reparti non vengono effettuate delle manutenzioni periodiche – spiega Tocco – ma che al suo interno può vantare diverse eccellenze sanitarie in Sardegna e non solo». Da qui, l’appello all’assessore regionale alla Sanità Luigi Arru ed al direttore dell’Azienda tutela della Salute Moirano. «Perché non è comprensibile la politica di razionalizzazione senza tenere conto dei centri di primo livello inseriti nella struttura – dice Tocco - Dobbiamo tentare il tutto per tutto affinché l’Ospedale Marino non venga ulteriormente penalizzato con uno smantellamento che si ripercuoterebbe negativamente anche sul fronte dell’occupazione di tanti medici, infermieri e lavoratori dell’indotto. Speriamo veramente che nelle stanze della Regione Sardegna arrivi un chiaro messaggio di contrarietà a questo ennesimo sopruso che il nostro territorio sta subendo».
Nella foto: il consigliere regionale Edoardo Tocco
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