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Red 12 aprile 2017
Tromba d´aria: l´Oristanese attende i finanziamenti
«Indispensabile inoltre modificare il bando per le perdite di reddito», scrivono i rappresentanti di Coldiretti all´assessore regionale dell´Agricoltura Pier Luigi Caria, in relazione ai finanziamenti per le strutture danneggiate il 4 settembre 2015
Tromba d´aria: l´Oristanese attende i finanziamenti

ORISTANO - La borgata agricola di Morimenta, a Mogoro, vari territori nei Comuni di San Nicolò d’Arcidano ed Uras, furono violentemente colpiti dall’evento calamitoso che ha distrutto o compromesso raccolti, immobili ed attrezzature. Numerose le aziende in forte difficoltà, ed alcune in stato di emergenza, che confidavano, per il ristoro degli ingenti danni, negli aiuti da parte della Regione autonoma della Sardegna. Ad oggi, pochissime aziende hanno ricevuto aiuti o sostegni. Infatti, gli aiuti dell’Amministrazione regionale, destinati ad indennizzare le perdite di reddito concernenti le colture, prevedono che il danno subito registri un valore superiore al 30percento nella produzione media annua relativa all’azienda. Percentuale che, se parametrata all’intera unità produttiva aziendale, a causa delle caratteristiche territoriali e produttive delle aree colpite, dall’alternanza delle coltivazioni e dalla forte parcellizzazione delle aziende, non viene, in molti casi, raggiunta.

Ciò ha escluso dal beneficio molte aziende agricole, con tanti operatori agricoli e zootecnici che non hanno neppure presentato istanza di rimborso in quanto impossibilitati a fruirne. Per Coldiretti Oristano si tratta di una situazione alla quale occorre porre immediato rimedio, addivenendo ad una soluzione per risolvere le problematiche delle aziende escluse, come già richiesto da diverso tempo, e ribadito in una nota oltre un mese fa. Il presidente ed il direttore provinciale Giovanni Murru e Giuseppe Casu scrivono una nota all’assessore regionale dell'Agricoltura Pier Luigi Caria in cui chiedono di valutare la possibilità di riaprire il bando di accesso ai benefici in questione, contemplando la parametrazione della perdita di produzione alle sole colture danneggiate o alla porzione di area aziendale interessata dall’evento calamitoso, consentendo inoltre l’utilizzo di appositi indici produttivi per il calcolo delle perdite reddituali.

Inoltre, per il consolidamento degli immobili e le strutture aziendali danneggiate, come contemplato dalla delibera n.53 del 3 novembre 2015, Murru e Casu auspicano che venga attivata la sottomisura 5.2 del Psr 2014-2020 “ Sostegno a investimenti per il ripristino dei terreni agricoli e del potenziale produttivo danneggiati da calamità naturali, avversità atmosferiche ed eventi catastrofici”. «E’ fondamentale che tali richieste - concludono Giovanni Murru e Giuseppe Casu – siano vagliate anche in relazione alle calamità naturali verificatesi nel territorio regionale, configurandosi, in tal maniera, come uno strumento atto a dare risposte certe alle aziende danneggiate, altrimenti escluse da qualsiasi risarcimento per i considerevoli danni subiti».



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