Red
10 giugno 2017
Ricerca ed innovazione: 36,5milioni per l´Isola
Dalla Giunta regionale, programmi per 36,5milioni di euro. «Investiamo concretamente nel futuro», dichiarano all´unisono il presidente della Regione autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru e l´assessore regionale della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci

CAGLIARI - La Giunta regionale investe ancora su ricerca di base ed innovazione, e lo fa intrecciando tutte le risorse disponibili per spendere meglio e più rapidamente. I 30milioni ottenuti con il Patto per la Sardegna sono stati programmati insieme ai 6,5 in dotazione quest’anno alla legge 7, dopo il confronto con la Consulta per la Ricerca, le Università, gli Enti pubblici, il partenariato economico. La delibera che specifica dove sono destinati i finanziamenti è stata approvata dall’Esecutivo su proposta dell’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci. Altri 128milioni sono programmati per investimenti delle imprese in ricerca ed innovazione, perché facciano sinergia con il sistema della ricerca.
«L'investimento sull'università è parte del disegno complessivo che riguarda tutta la filiera dell'istruzione: va dal grande e complesso progetto Iscol@, sia sul fronte dell'edilizia scolastica che su quello della didattica, ai 7milioni per l'orientamento, finalizzati a combattere la dispersione universitaria. Per questo, oltre a dare continuità alla legge 7, abbiamo fortemente chiesto e ottenuto che all'interno del Patto con il Governo ci fossero 30milioni da poter indirizzare alla ricerca, puntando sull'innovazione. È un investimento sul presente, con risorse importanti, concrete e immediatamente spendibili. Vogliamo aiutare le nostre università e il nostro intero sistema della ricerca ad essere più competitivi, perché i nostri ragazzi possano dialogare alla pari con tutti».
«Stiamo applicando anche qui il metodo della programmazione unitaria delle risorse: così riusciamo a evitare sovrapposizioni di interventi e duplicazioni della spesa, assicurando il miglior utilizzo sinergico di tutte le risorse - sottolinea Paci - Abbiamo lavorato a lungo con tutte le parti coinvolte per garantire l'uso migliore delle risorse e oggi mettiamo a disposizione tante importanti opportunità, anche per acquisire competenze scientifiche internazionali da spendere nel contesto regionale. E poi l'innovazione: la nostra vera, grande possibilità di far cadere le barriere geografiche e imporci con le nostre competenze a livello internazionale. Agroalimentare, aerospazio, industria 4.0: settori che vogliamo far crescere all'interno della strategia di specializzazione S3, allargando il concetto di innovazione che grazie al trasferimento tecnologico e alla rivoluzione digitale coinvolge anche i settori tradizionali della nostra economia».
Saranno utilizzati su tre linee di intervento. La prima, 12milioni: finanziamento di progetti di ricerca di base promossi dalle due Università della Sardegna, dalle Aziende del sistema sanitario e dagli Organismi nazionali di ricerca, aventi sede operativa in Sardegna (un bando da 6milioni nel 2017 ed un altro di pari importo nei prossimi mesi). La seconda, 6milioni, prevede il finanziamento di Progetti strategici di sistema e Grandi infrastrutture a supporto del sistema regionale della ricerca: programma Centro servizi di Ateneo per la ricerca dell’Università di Cagliari (fino a 3milioni); avvio di azioni sperimentali in agricoltura innovativa e per lo studio sulle malattie animali all’Università di Sassari (fino a 2milioni); programma Sos Enattos all’interno del Patto per il Nuorese (fino ad un milione). Infine, la terza tipologia stanzia 12milioni su: prosecuzione del progetto Centro di eccellenza sull’energia pulita a favore di Sotacarbo (fino ad un massimo di 4milioni); progetto Aria, sviluppato dall'Istituto nazionale di fisica nucleare, e Carbosulcis per la realizzazione di un’innovativa infrastruttura di ricerca nella miniera di Monte Sinni, nel bacino carbonifero del Sulcis (fino ad 1,4milioni); Total patient management, progetto sperimentale di automazione in sanità a favore dei cittadini gestito in Sardegna da Inpeco e Crs4 (800mila). Su questa linea. restano da programmare 5,8milioni di euro per attivare progetti di collaborazione con le imprese che servano ad attrarre in Sardegna nuove idee e competenze per arricchire ulteriormente il sistema regionale della innovazione.
Sarà finanziata con 500mila euro la mobilità in gruppi di ricerca internazionali dei giovani ricercatori sardi, che potranno poi mettere a disposizione della Sardegna le conoscenze acquisite. Ci sono anche 400mila euro per Visiting professor/scientist per attrarre negli Atenei sardi scienziati dall’estero, 300mila euro per il progetto Smart & Safe City, 1,7milioni per Progetti di innovazione trasferibile (900mila euro all’Università di Cagliari ed 800mila a quella di Sassari), 200mila per il Digital innovation hub per promuovere e coordinare insieme a Confindustria, al sistema camerale ed alle Università l’innovazione delle imprese sarde. Ancora, tra gli interventi più rilevanti, 500mila euro per progetti di ricerca strategici in agricoltura, 900mila per la ricerca S3, la strategia di specializzazione intelligente, 400mila per la ricerca in area sanitaria e 900mila euro per la Biblioteca scientifica regionale.
Nella foto: il presidente Pigliaru e l'assessore Paci
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