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Red 30 luglio 2017
Cala il sipario su Cuncambias
Si conclude questa sera il Festival di cultura popolare nel rione San Giovanni, a San Sperate. Giunto alla 14esima edizione con il tema Tempus, volge al termine con SafirNou e con il concorso letterario Anselmo Spiga
Cala il sipario su Cuncambias

SAN SPERATE - Ha preso il via mercoledì con Stefano Benni, scrittore italiano tra i più amati e conosciuti, la 14esima edizione di Cuncambias, il festival di cultura popolare organizzato e diretto da Antas Teatro in programma fino ad oggi (domenica) a San Sperate e dedicata quest'anno al tema “Tempus”. Gli incontri sono proseguiti con gli ospiti Bruno Tognolini, Tino Petilli, Mario Fughesu, Ida Pillittu, Emma Medas, Giampaolo Loddo e Nino Nonnis, Giacomo Casti e Weiyin Chen, Francesco Abate e Jacopo Cullin, Arrogalla e Mauro Palmas, insieme agli appuntamenti di teatro e giochi per bambini e ragazzi. Sabato è stata giornata di festa con il concerto dei Ratapignata ed il dj set di Palitrottu.

Mentre tra letteratura e buona musica si svolgerà la giornata conclusiva del festival. Oggi, alle ore 20, in Piazza San Giovanni, è in programma la premiazione del 14esimo Concorso letterario Anselmo Spiga, condotta da Fabrizio Carta, Maurizio Pilloni e Mauro Ibba. Cala poi il sipario sull’edizione numero quattordici di Cuncambias, alle 22, con il concerto dei SafirNòu (Antonio Firinu, Yaacob Gonzales, Andrea Cogoni, Gianluca Pischedda, Matteo Marongiu, Marco Caredda e Sergio Gonzales Cuervo). Tutte le sere, alle ore 21.45, sempre in Piazza San Giovanni, il racconto del festival affidato a quattro narratori d’eccezione: Francesco Scanu, Alessio Deiana, Andrea Serra ed Andrea Melis, che insieme ed ognuno a suo modo, racconteranno la loro percezione del Tempo attraverso i loro luoghi del cuore.

L'impoverimento della dimensione umana e la paura della diversità sono i temi che hanno ispirato “Tempi mostruosi”, esposizione di Is Femmineddas e Giampaolo Mameli visitabile fino ad oggi nella Casa delle due mani, a San Sperate. Is Femmineddas presentano una serie di opere uniche che assumono le sembianze di mostri timidi e creature improbabili e discrete che animano un mondo fantasioso e colorato, da guardare da un punto di vista disincantato. Alcune frasi ricorrenti nella cronaca più recente prendono forma invece nelle ceramiche e nei dipinti di Giampaolo Mameli, diventando frammenti visivi di una normalità interrotta, affacciati su vite precarie e sospese. Tutti gli appuntamenti sono liberi e gratuiti. Il Festival Cuncambias è organizzato da Antas Teatro con il patrocinio dell'Assessorato regionale alla Cultura, del Comune di San Sperate e della Fondazione di Sardegna.

(Foto di Alberto Mossa)
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