Red
28 settembre 2017
Piazza Castello è notte europea dei ricercatori
Venerdì, in Piazza Castello, “Made in Science”, serata all´insegna della promozione del metodo scientifico. Tutto pronto per la finale del primo Contamination Lab dell´Università degli studi di Sassari

SASSARI – Venerdì 29 settembre, a partire dalle 18.30, torna a Sassari la “Notte europea dei ricercatori”, un evento dedicato alla promozione della cultura scientifica. Giunta alla 12esima edizione, con l'adesione dell'Ateneo di Sassari per il terzo anno consecutivo, sempre con il patrocinio del Comune di Sassari, quest'anno la Notte europea dei ricercatori “#ern17” si svolge in contemporanea in 340 città europee e 25 località italiane. Tanti gli ingredienti che daranno colore ad una serata variopinta: le onde gravitazionali spiegate dal fisico Fulvio Ricci, la proclamazione dei vincitori del primo Contamination Lab dell'Università degli studi di Sassari, i temi di ricerca sviluppati dall'Ateneo nell'ambito del programma europeo Horizon 2020. Infine, concerto-tributo ai Rolling Stones. L'evento sarà moderato dalla giornalista de “La Repubblica” Cristina Nadotti. La manifestazione è stata presentata oggi (mercoledì) in una conferenza stampa dal rettore Massimo Carpinelli, dal delegato al Trasferimento tecnologico Gabriele Mulas e dal dirigente dell'Area Ricerca, internazionalizzazione, trasferimento tecnologico e terza missione Attilio Sequi.
L'Università di Sassari, che quest'anno ha preferito la più centrale Piazza Castello a Piazza Università, ha sposato la filosofia del “Made in science” proposta da Frascati scienza (ente capofila), e ha organizzato attraverso i suoi dipartimenti e centri di ricerca numerosi laboratori, giochi scientifici, conferenze e tavole rotonde tematiche per presentare il metodo scientifico come strumento di interpretazione della realtà. Ed è per questo che, anche al fine di valorizzare la “Terza missione” tra gli obiettivi strategici dell'Università (accanto a quelli della didattica e della ricerca), l'Ateneo ha deciso di dedicare una parte importante dell'evento alla finale del primo Contamination Lab dell'Università di Sassari. Il Contamination Lab, attivato nell'incubatore d'impresa dell'Università di Sassari per la prima volta, è un percorso di formazione che ha dato vita ad un luogo di “contaminazione” tra studenti di discipline diverse. In tutto, sono stati coinvolti circa 140 studenti e studentesse.
Incoraggiando la cultura dell’imprenditorialità, dell’innovazione e del fare, il CLab intende stimolare nei giovani la consapevolezza di poter costruire nuove opportunità per il proprio futuro. Al termine del percorso di selezione, una quarantina di studenti e dieci idee d'impresa sono arrivate alla fase finale e venerdì, durante la Notte dei ricercatori, cinque gruppi saranno premiati ed accederanno direttamente alla fase finale della Start cup Sardegna. I dieci gruppi finalisti sono “Beat it”, “Stubbox”, “Carry me”, “Easy plant”, Fwd diagnostic laboratorio mobile”, “Oleander+”, “Recipto”, “Relicta”, “Smart'Affitto” e “So green”.
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