Antonio Burruni
10 luglio 2007
Allarme dentifrici: nessun caso ad Alghero
Ventitremila casi di dentifrici sospetti in Sardegna, ma Alghero sembra, almeno per il momento, immune dal "Burkholderia pseudomalle". Anche dagli ospedali, nessuna segnalazione di intossicazioni riconducibili al batterio-killer

ALGHERO – In Sardegna è “allarme dentifricio”, ma Alghero sembra un’isola felice, non sfiorata da questo pericolo. Ieri, in tutta l’isola, i Carabinieri del Nas hanno sequestrato ventitremila confezioni sospette. La maggior parte proviene da punti vendita presenti nelle province di Cagliari ed Oristano, ma tremila tubetti di dentifricio sono stati sequestrati anche a Sassari e Nuoro. Su un totale di ventitremila casi, quindicimila sono stati messi sotto sequestro conservativo. Il numero di sequestri eseguiti in Sardegna, sono superiori a quelli di tutti gli altri ventisette territori provinciali nazionali, dove si riscontra una media inferiore ai ventimila. Ma l'allarme lanciato due giorni fa dal Ministero della Salute contro una serie di prodotti provenienti da Sud Africa e, soprattutto, dalla Cina, non sembra interessare Alghero. I Carabinieri stanno monitorando con attenzione tutti i rivenditori locali, ma finora, non si è presentato nessun caso sospetto. Anche dagli ospedali, nessuna segnalazione di intossicazioni riconducibili al batterio-killer. L’allarme diminuisce, ma la soglia d’attenzione resta altissima.
Foto d'archivio
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