Red
23 dicembre 2017
Voucher digitalizzazione: 6mln alle imprese
6milioni di euro a fondo perduto per le imprese della Sardegna che innovano e modernizzano i processi produttivi aziendali. Per circa 580 imprese sarde un “voucher digitalizzazione” da 10mila euro. Nel frattempo, crescono le imprese digitali sarde: 2.772 realtà e +1,2percento rispetto al 2016

CAGLIARI - Saranno circa 580 le micro, piccole e medie imprese sarde, di qualsiasi settore produttivo, che potranno usufruire di un voucher da 10mila euro, a fondo perduto, per innovarsi tecnologicamente e modernizzare i processi produttivi aziendali. Infatti, per la Sardegna sono in arrivo 5,8milioni di euro a fondo perduto attraverso il “Voucher per la digitalizzazione delle Pmi”. Tale finanziamento fa parte dei 100milioni di euro stanziati a livello nazionale, poche settimane fa, attraverso il bando del Ministero dello Sviluppo economico. «Il voucher è un’altra importante opportunità che viene offerta al 90percento delle imprese dell’isola – commenta il presidente della Coldiretti imprese Sardegna Antonio Matzutzi - sono tantissime, infatti, quelle che chiedono incentivi e supporto per la crescita e la modernizzazione». Ogni impresa, quindi, potrà beneficiare di un unico voucher di importo non superiore al 10mila euro (a fondo perduto), che andrà a coprire il 50percento del totale degli investimenti fatti. Gli interventi dovranno essere finalizzati a sostenere l’acquisto di software, hardware o servizi che consentano, il miglioramento dell’efficienza aziendale, la modernizzazione dell’organizzazione del lavoro, tale da favorire l’utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità, tra cui il telelavoro, lo sviluppo di soluzioni di e-commerce, la connettività a banda larga ed ultralarga, il collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare, attraverso l’acquisto e l’attivazione di decoder e parabole, nelle aree dove le condizioni geomorfologiche non consentano l’accesso a soluzioni adeguate attraverso le reti terrestri o laddove gli interventi infrastrutturali risultino scarsamente sostenibili economicamente o non realizzabili, la formazione qualificata, nel campo Ict, del personale delle suddette piccole e medie imprese.
Le domande potranno essere presentate dalle imprese, esclusivamente tramite la procedura informatica, a partire dalle 10 del 30 gennaio 2018 e fino alle 17 del 9 febbraio. Già dal 15 gennaio, sarà possibile accedere alla procedura informatica e compilare la domanda. Per l'accesso, è richiesto il possesso della Carta nazionale dei servizi, di una casella di posta elettronica certificata attiva e la sua registrazione nel Registro delle imprese. Entro trenta giorni dalla chiusura dello sportello, il Ministero adotterà un provvedimento cumulativo di prenotazione del voucher, su base regionale, contenente l'indicazione delle imprese e dell'importo dell'agevolazione prenotata. La Confartigianato in Sardegna, per consentire alle piccole imprese di cogliere queste opportunità, attraverso le proprie sedi territoriali sarà a disposizione delle realtà produttive che puntano sull’innovazione tecnologica fornendo loro assistenza. In questa attività, l’associazione artigiana verrà supportata della società partner Logica3, specializzata in assistenza ed accompagnamento delle attività produttive nel percorso di modernizzazione dei processi produttivi aziendali. «Stiamo vedendo che – continua Matzutzi - tra le piccole e medie aziende è sempre più forte il desiderio di svilupparsi e di competere con i mercati nazionali ed esteri. Per questo diciamo a tutti gli imprenditori di cogliere l’occasione di innovarsi tecnologicamente e di modernizzare i propri processi produttivi aziendali, per rilanciarsi e per trovare anche nuovi sbocchi commerciali».
Con i loro prodotti ed i loro servizi, le imprese digitali della Sardegna hanno dimostrato che il futuro 4.0 è già un concreto presente. Per questo, la rivoluzione digitale, nelle piccole imprese artigiane e non, è già realtà. Al terzo trimestre 2107, in Sardegna si contano 2.772 imprese digitali (cresciute dell'1,2percento rispetto al 2016) di cui 449 artigiane pari al 16,9percento del totale di quelle operanti nei settori dei servizi internet, realizzazione di portali web, produzione software e commercio elettronico. Nel dettaglio settoriale, le imprese artigiane digitali si concentrano per oltre la metà (53,3percento) nella Produzione di software, consulenza informatica ed attività connesse ed un ulteriore 45,4percento elabora dati, fa attività di hosting ed attività connesse e si occupa di portali web. In questi due comparti, è più elevato il peso dell’artigianato sulle imprese digitali, salendo all’11,5percento nella produzione di software, consulenza informatica ed attività connesse ed al 10,3percento nell'elaborazione dei dati, hosting ed attività connesse e portali web. A livello territoriale, la maggior parte si trovano in provincia di Cagliari (1.529, di cui 211 artigiane), segue Sassari (824, 182 artigiane), Nuoro (259, 55) ed Oristano (160, 21). «La rivoluzione digitale – conclude Matzutzi – interessa orizzontalmente tutte le imprese. Nessun settore, nessuna attività dell’artigianato e della piccola impresa ne è escluso. Abbiamo la straordinaria opportunità di coniugare con le tecnologie digitali la tradizione, il saper fare, la creatività, il gusto, il fatto su misura, vale a dire le caratteristiche che da sempre fanno grandi nel mondo i prodotti delle imprese italiane a valore artigiano. Il mix che ne esce rappresenta il modello italiano di impresa 4.0, unico nel mondo».
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