S.O.
13 settembre 2018
Mazzata del Governo: ospedali a rischio
Bocciata dal Governo Lega-5 Stelle la nuova Rete ospedaliera della Regione Sardegna, e con essa la deroga voluta dalla Sardegna al Decreto Ministeriale 70 che prevede la chiusura dei piccoli ospedali. A rischio anche il Primo livello di Alghero-Ozieri

ALGHERO - Mazzata sulla sanità sarda, ma soprattutto sui sardi. Non passa, infatti, la forzatura attuata da Giunta e Consiglio regionale che, nell'approvare la nuova Rete Ospedaliera, avevano previsto alcune decisive deroghe al Decreto Ministeriale 70. Tra queste, la salvaguardia di tutti gli ospedali e la sopravvivenza dei servizi sanitari dei territori anche più piccoli.
Niente da fare. Il Governo 5 Stelle-Lega boccia la riforma e richiede alla Regione Sardegna di applicare integralmente il Decreto Ministeriale 70, con tutte le pesantissime ripercussioni sui territori, e la chiusura, nel giro di poche settimane, degli ospedali di Iglesias, Guspini, Isili, Muravera, Bosa, La Maddalena, Tempio, Ozieri, Ghilarza e Lanusei. Un paradosso, se solo si pensa che alcuni di questi ospedali, per esempio Lanusei, è perfino di nuova costruzione.
Tra i territori e le strutture a rischio compare anche il presidio di Alghero-Ozieri, per il quale la Regione aveva previsto il Primo livello e l'apertura della Rianimazione (oltre al potenziamento degli altri servizi ricompresi al primo livello): Una scelta che il Governo romano mette seriamente a rischio. «Di atto gravissimo contro la sovranità del Parlamento Sardo» parlano i consiglieri regionali Pizzuto, Cocco, Lai, Dessena e Zedda.
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