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Red 26 settembre 2018
Presunto incendiario: rischia 10 anni
È un 68enne già noto alle Forze dell´ordine l´uomo individuato quale presunto responsabile per l´incendio del 29 luglio nel territorio comunale di Serrenti, dopo l´analisi delle videocamere e la raccolta di prove eseguite dal Nucleo investigativo dell’Ispettorato di Cagliari della Forestale
Presunto incendiario: rischia 10 anni

CAGLIARI - È un 68enne già noto alle Forze dell'ordine l'uomo individuato quale presunto responsabile per l'incendio del 29 luglio nel territorio comunale di Serrenti, dopo l'analisi delle videocamere e la raccolta di prove eseguite dal Nucleo investigativo dell’Ispettorato di Cagliari del Corpo forestale e di vigilanza ambientale. L'indagine parte dalle segnalazioni arrivate proprio il 29 luglio al centro operativo della Forestale sugli incendi nella zona industriale di Serrenti, in località Villasanta che, colpendo soprattutto l'alberatura lungo la Strada statale 131, hanno compromesso per il fumo la sicurezza della circolazione. Le notizie ricevute dal Corpo forestale riguardavano anche la presenza di un individuo che appiccava le fiamme.

L'immediato intervento del Nucleo investigativo ha consentito di raccogliere le testimonianze ed acquisire tutte le immagini delle telecamere di sorveglianza degli stabilimenti circostanti. Dall’analisi della documentazione video, è emerso che l'uomo ha percorso una strada sterrata e poi ha fermato il proprio veicolo per dare fuoco alle sterpaglie. Da qui, le fiamme sono divampavate sugli olivi e sulle altre essenze. Solo per una semplice casualità l'incendio non si è sviluppato con più gravi conseguenze interessando un vicino distributore di carburante. Gli inquirenti della Forestale hanno svolto immediate indagini per risalire alla identità dell’incendiario, individuandolo in un 68enne di Serrenti, già noto alle Forze dell'ordine ed ex componente della locale Compagnia barracellare.

Il reato contestato è tentato incendio doloso, sanzionato con una pena fino a dieci anni di reclusione. Per la gravità delle esigenze cautelari, il giudice delle indagini preliminari Roberto Cau, su richiesta del pubblico ministero Giangiacomo Pilia, ha applicato la misura coercitiva degli arresti domiciliari. Il movente dell’incendiario potrebbe consistere in una forma di ritorsione nei confronti dei proprietari terrieri della zona. Inoltre, sono in corso ulteriori indagini per accertare la responsabilità dell'uomo su altri incendi che hanno interessato le aree circostanti nei giorni precedenti. In questo caso, è stata determinante la collaborazione e cooperazione attiva dei cittadini che, con segnalazioni al 1515 del Corpo forestale ed attraverso le proprie testimonianze, hanno permesso di individuare il responsabile di un'azione che, solo per una circostanza fortuita, non ha determinato gravi danni alle strutture e pericoli per le persone.



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