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Red 29 ottobre 2018
Autunno in Barbagia: Paci ad Ottana
«Il futuro è nelle nostre tradizioni e l´innovazione è l´unica strada per valorizzarle», ha dichiarato l’assessore regionale della Programmazione, chiudendo il convegno “Le potenzialità delle risorse locali. Nuove opportunità di sviluppo”
Autunno in Barbagia: Paci ad Ottana

OTTANA - «Competenza e innovazione sono i cardini su cui progettare il nuovo sviluppo per Ottana: il processo industriale mondiale di globalizzazione è finito, ora dobbiamo capire quali sono le prospettive, cercandole tutti insieme. Di sicuro c’è ancora spazio per il manifatturiero, ma il futuro non è quello: il futuro sta nelle nostre tradizioni, nell’ambiente, nell’agroalimentare che dobbiamo rilanciare in chiave moderna per creare lavoro e muovere l’economia». L’ha detto l’assessore regionale della Programmazione Raffaele Paci, chiudendo ad Ottana il convegno “Le potenzialità delle risorse locali. Nuove opportunità di sviluppo”, organizzato dal Banco di Sardegna in occasione di Autunno in Barbagia. Ospiti del sindaco Franco Saba, ai rappresentanti istituzionali si sono alternati, con le loro storie, imprenditori locali.

«Per Ottana stiamo facendo tantissimo, e non parliamo della municipalità ma di un territorio vasto di venticinque Comuni. Abbiamo cofinanziato il raddoppio dell’Antica fornace, una delle poche realtà manifatturiere rimaste nell’area industriale di Ottana, che avrà ora altri cento occupati per produrre gli O-rings, guarnizioni ad altissima tecnologia che vengono esportati in tutto il mondo e utilizzati per innumerevoli usi. Imprenditori che hanno scelto di restare, di ingrandirsi e hanno bisogno di personale affidabile, capace, che ha voglia di far crescere l’azienda. E noi come Regione di sicuro non diciamo di no a nessuna impresa manifatturiera che garantisca condizioni di sostenibilità: ma la cosa importante è che non vengano calate iniziative dall’alto che non sono in grado di autosostenersi. Allo stesso tempo, però, abbiamo grande bisogno di sviluppo locale attraverso la valorizzazione di tutto il patrimonio che abbiamo».

Il vicepresidente della Regione autonoma della Sardegna ha poi sottolineato che «nel mondo c’è grande richiesta di tutto quello che la Sardegna può offrire, dunque dobbiamo essere in grado di farlo conoscere, attirando visitatori che oltre al mare abbiano voglia di cercare a pochi chilometri di distanza quello che abbiamo nelle nostre zone interne. Per farlo servono imprenditori che rilancino le nostre attività, che investano nell’olio, nel vino, nell’agroalimentare, che sappiano valorizzare archeologia, identità e tradizioni. E per favorire questo processo la Regione ha organizzato in questo territorio, con la Camera di commercio, una capillare animazione per spiegare ai giovani, a chi ha voglia di mettersi in gioco, a chi vuole scommettere sul proprio futuro quali sono le opportunità, gli strumenti finanziari locali e nazionali, e ce ne sono davvero tantissimi. Anche la bassa densità della nostra isola è una grande potenzialità, offre grandi occasioni. Ambiente e clima, tradizioni e identità, competenza e saper fare, innovazione tecnologica in tutti i settori, soprattutto in quelli tradizionali: mettendo insieme tutto e facendo sistema fra istituzioni e privati sono sicuro che saremo in grado di dare risposte ai nostri giovani e ai nostri territori», ha concluso Paci.

Dopo il convegno, l’assessore regionale, con il primo cittadino Saba, ha visitato le Cortes di Ottana, che per il secondo anno ha aderito alla manifestazione che ormai richiama migliaia di visitatori. «Qui vediamo un territorio che ha voglia di rinascere, di rimettersi in gioco per costruire un nuovo percorso di crescita. E questo è il modo più efficace di combattere lo spopolamento: la Regione c’è, la Giunta è presente sui territori come mai prima d’ora - ha assicurato Raffaele Paci - Ma sono convinto che i veri protagonisti siete voi, con i vostri progetti, i vostri prodotti e le vostre tradizioni. Puntate su questo immenso patrimonio, e sono sicuro che ci sarà un futuro di occupazione e sviluppo anche per questi territori nel cuore della Sardegna».

Nella foto: un momento del convegno
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