Red
2 marzo 2019
350chili di pesce sequestrato ad Olbia
Giovedì, gli uomini della locale Capitaneria di porto–Guardia costiera hanno proceduto al sequestro di circa 350chilogrammi di prodotto ittico destinato al consumo alimentare in due centri di rivendita all’ingrosso ed in un supermercato della città

OLBIA – Giovedì, gli uomini della Capitaneria di porto–Guardia costiera di Olbia, coordinati dal Direttore marittimo capitano di Vascello Maurizio Trogu, hanno proceduto al sequestro di circa 350chilogrammi di prodotto ittico destinato al consumo alimentare in due centri di rivendita all’ingrosso ed in un supermercato della città.
Si tratta, in larga misura, di prodotto privo delle necessarie informazioni obbligatorie in violazione della normativa comunitaria e nazionale in materia di etichettatura e tracciabilità a tutela del consumatore finale. Gli stock di prodotto derivante dal comparto della pesca e dell’acquacoltura devono essere, infatti, rintracciabili in tutte le varie fasi della produzione, dalla trasformazione alla distribuzione, fino in ultimo alla vendita al dettaglio, in cui si deve assicurare la presenza delle informazioni obbligatorie sulle zone e modalità di cattura e/o raccolta al fine di garantire la corretta tutela del consumatore finale.
Ai rivenditori del prodotto privo di queste informazioni, sono state comminate tre sanzioni amministrative per un totale di 4500euro. Inoltre, sono stati trovati oltre 5chilogrammi di prodotto ittico destinato alla vendita scaduto da oltre sei mesi, ed è stato elevato un verbale di 3500euro. In più, gli ufficiali accertatori hanno provveduto a sottrarre dal commercio 250chilogrammi di prodotto per aver superato la data di preferibile consumo da quasi tre anni, in attesa dei controlli di commestibilità che sono ora in corso con l’Asl. «Le attività di vigilanza per la prevenzione e la repressione degli illeciti in materia di pesca proseguono senza sosta - ha dichiarato Trogu - per la tutela delle risorse marine e per garantire la sicurezza dei consumatori».
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