ALGHERO - Presidenza ai privati. Apare solo questa la preoccupazione che anima alcuni settori della politica e dell’economia algherese con riferimento alla costituenda società consortile di gestione del neonato Sistema Turistico Locale Sardegna Nord-Ovest». E l’opinione di Enrico Daga, per il quale è bene sottolineare che il Sistema Turistico Locale esiste già dal dicembre 2005, quando l’intero territorio del nord-ovest, 65 comuni e 15 privati, sottoscrisse l’accordo ed il relativo programma d’intervento, giudicato, peraltro, il migliore tra tutti quelli presentati. Secondo il Consigliere comunale dell’Ulivo, dunque, il lavoro svolto finora è tuttaltro che disprezzabile. «Appare incomprensibile l’atteggiamento dell’Amministrazione Comunale –afferma Daga- che dopo aver condiviso l’intero percorso, peraltro insieme alla Confindustria, si ponga oggi come paladina dell’operatività, come se bastasse attribuire la presidenza del STL ad un privato, ad esempio un albergatore algherese, per garantire il successo dell’attuazione del programma approvato e finanziato dalla regione». Per Enrico Daga chi sostiene una simile tesi o non conosce i presupposti su cui si basa l’STL o ha obiettivi diversi. «Infatti –spiega il Consigliere comunale- il turismo è un fenomeno eminentemente territoriale e, come tale, coinvolge un numero illimitato di soggetti, siano essi di parte pubblica o privata: per questo, la competizione nel mercato delle vacanze, oggi, si gioca tra sistemi ed aree omogenee, che si misurano sulla reale capacità di fare squadra, in contesti turistici caratterizzati dall’offerta integrata di beni culturali, ambientali e di attrazioni turistiche oltre che di ricettività e di servizi a valenza turistica. Lo strumento è costituito dai Sistemi Turistici Locali che in Sardegna – stante la presenza obbligatoria di tutti i soggetti istituzionali (Province, Camere, Comuni e Associazioni di categoria) e la predeterminazione degli ambiti territoriali – non possono che avere un ruolo istituzionale. Nel caso del STL Sardegna Nord Ovest –continua Daga- la parola d’ordine è stata “costruire il sistema territoriale”, cercando di agganciare i comuni dell’interno al “treno” del turismo costiero. Considerare, pertanto, il STL un organismo con sole funzioni “promozionali” non solo non corrisponde al vero ma può indurre qualcuno a ritenere che la costituenda società consortile possa essere considerata alla stregua di un’impresa. In un contesto così complesso l’Amministrazione comunale algherese anziché favorire “l’integrazione”, getta sul campo proposte dirompenti “facendo sponda” a interessi che, in tutta evidenza, non vanno verso la direzione da tutti auspicata». La posizione di Alghero per Daga è ancora più grave non solo per il ruolo che la città ha nell’STL ma anche perché altre amministrazioni comunali di analogo “colore” hanno, in questo caso, preferito sposare tesi politiche a favore del territorio. «A questo punto –cunclude Enrico Daga- resta da chiedersi se questo è il modo per affermare la leadership in materia di turismo, isolandosi dal resto del territorio e facendo “strane alleanze” in nome di un malinteso senso dell’efficientismo che, nel caso specifico, significa per il Comune di Alghero compiere l’ennesima “operazione politica” di basso profilo, e per alcuni privati a promuovere iniziative “particolari” a carico delle risorse pubbliche».

Nella foto Enrico Daga