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Red 26 giugno 2019
Finisce il contratto: infermieri in rivolta
Scaduto il contratto di lavoro contavano di prendere la disoccupazione, ma l’Asl unica della Sardegna non ha versato i contributi. Infermieri e personale ospedaliero in rivolta nella provincia di Sassari
Finisce il contratto: infermieri in <i>rivolta</i>

ALGHERO - Il 30 aprile è stato l’ultimo giorno di lavoro per molti infermieri degli ospedali di Sassari e della provincia. Un brutto colpo quando il contratto a tempo determinato non è stato rinnovato. Ma ancora più brutta è stata la sorpresa nel sapere che non potranno ricevere alcun sussidio Naspi, perché l’Ats Sardegna ha omesso il versamento dei contributi. Non c’è niente da fare, infatti, ha comunicato l’Inps: la domanda è stata bocciata.

«Molti di noi non si aspettavano di essere mandati a casa. Ci sono persone a cui è stato rinnovato il contratto per cinque volte e ancora lavorano, altri dopo la terza non sono stati prorogati. Mi domando perché e cosa ci sia dietro, vista la mancanza cronica di personale – dichiara Valentina Tanca, infermiera del Reparto Medicina nell’Ospedale Civile di Alghero – Con l’aggiunta della presa in giro per ciò riguarda il versamento dei contributi. Tempo fa ci avevano detto che li avrebbero versati, invece, siamo due mesi che non percepiamo la disoccupazione». Situazione che accomuna le diverse parti dell’Isola. Oltre cento, infatti, i colleghi, fra infermieri, tecnici di laboratorio ed Oss, uniti nel lottare con tutte le forze per avere i loro diritti.

«Abbiamo deciso di percorrere vie legali. Siamo stati dalla Finanza e avvocati - ha aggiunto Giuseppe Serra, infermiere di Lungodegenza dell’ospedale di Ittiri - Aspettiamo di avere notizie. Intanto il tempo passa e noi rimaniamo con l’acqua alla gola». Situazione che mette in crisi diverse famiglie, specialmente le più numerose. Un disagio che, al momento, non sembra arrivare ad una soluzione ragionevole. «Non è un bel momento per molte famiglie, vista la crisi di questi anni che ha messo in ginocchio molte famiglie. Per andare avanti contiamo anche sui sussidi che ci spettano», ha ribadito Simona Piu, infermiera nella Casa circondariale di Bancali.

A farsi carico del grave problema anche il sindacato Nursing up, chevenerdì ha chiesto un tavolo di trattative con l’assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu [LEGGI]. «Abbiamo immediatamente preso in mano la situazione dei lavoratori. Tempo fa, infatti, c’è stato un botta e risposta a mezzo stampa dove è arrivata la smentita dell’Ats. Ma andando in fondo alla situazione e verificando la documentazione, l’Inps respinge le domande confermando l’omissione di versamento contributi», ha spiegato Diego Murracino. Intanto, gli ex dipendenti puntano sul fare rumore con proteste civili pur di difendere i loro diritti e ricevere ciò che gli spetta mantenendo alta la loro dignità.
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