Red
7 settembre 2019
Cala il sipario sul San Teodoro jazz
Si conclude domani la quarta edizione del festival. In cartellone il trio del sassofonista Elias Lapia ai Giardini di Cala Brandinchi e la jam session finale con ospiti a sorpresa al Galusè

SAN TEODORO - Ultima giornata domani, domenica 8 settembre, in Gallura, per il festival “San Teodoro jazz”, la rassegna ideata e diretta dal clarinettista teodorino Matteo Pastorino (da anni trapiantato a Parigi), patrocinata e supportata con forza e convinzione dall’Assessorato comunale alla Cultura e al turismo. Il primo appuntamento, si terrà ai Giardini di Cala Brandinchi, alle 18, con il trio del giovane sassofonista Elias Lapia, vincitore nel 2019 della 18esima edizione del Premio Internazionale Massimo Urbani e del Premio Imaie. Il musicista originario della provincia di Nuoro, sarà accompagnato da Nicola Muresu al contrabbasso e da Francesco Ciniglio alla batteria.
A seguire, concerto e jam session con ospiti a sorpresa al “Galusè”, in Via Tirreno 13, per chiudere in bellezza la quarta edizione del festival. Quest'anno, ,a manifestazione si è caratterizzata per una cinque giorni ricca di concerti, masterclass, presentazioni e jam session con il quintetto del batterista Roberto Gatto, il pianista statunitense Danny Grissett, il sassofonista Francesco Bearzatti, il chitarrista Federico Casagrande, il bassista Dario Deidda, il batterista Francesco Ciniglio, il quintetto Entropy e l’hammondista Jim Solinas, tra gli altri.
Il festival San Teodoro jazz è organizzato dall’omonima Associazione culturale, con il patrocinio ed il supporto del Comune di San Teodoro, in collaborazione con un variegato pool di sponsor locali. L’ingresso ai concerti è libero.
Nella foto: Elias Lapia
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