Red
26 ottobre 2019
Droga ad Olbia: arrestato corriere nigeriano
I sedici ovuli scoperti sono risultati contenere eroina e cocaina di altissima qualità. Il peso complessivo della sostanza ingerita si aggirerebbe attorno ai 160grammi, che possono fruttare sul mercato, dopo il taglio, fino a 100mila euro

OLBIA - Nell’ambito del costante controllo del territorio disposto dal Comando provinciale di Sassari, i finanzieri della Squadra Cinofili antidroga del Gruppo di Olbia, impegnati in un servizio di repressione del traffico di sostanze stupefacenti, hanno tratto in arresto un 20enne nigeriano, residente a Lucca. L’uomo, avvistato allo sbarco delle motonavi nel porto Isola Bianca, ha attirato l’attenzione delle Fiamme gialle, poiché colto nel tentativo di confondersi tra gli altri passeggeri in evidente stato di preoccupazione.
I cani antidroga Ether, Daff e Ober, pastori tedeschi addestrati al controllo dei passeggeri, hanno immediatamente segnalato lo straniero nell’area prospicente la zona degli sbarchi pedonali della nave proveniente da Civitavecchia. La preliminare perquisizione ha dato esito negativo ma, dopo l’analisi dei bagagli ed alla luce delle dichiarazioni del controllato, l’esperienza dei militari cinofili li ha spinti a richiedere ulteriori approfondimenti.
Per questo, i finanzieri del Gruppo Olbia, coordinati dal capitano Carlo Lazzari, hanno accompagnato l’uomo nella locale struttura ospedaliera dove, grazie ad opportuni accertamenti medici, è stato accertato l’ingerimento di numerosi corpi estranei. I sedici ovuli (identici per forma, dimensione e confezionamento a quelli sequestrati recentemente in analoghe circostanze) sono risultati contenere eroina e cocaina di altissima qualità. Il peso complessivo della sostanza ingerita si aggirerebbe attorno ai 160grammi, che possono fruttare sul mercato, dopo il taglio, fino a 100mila euro.
Attualmente, l’uomo è piantonato in ospedale con l’ausilio dei finanzieri della Sezione Antiterrorismo e pronto impiego e già formalmente in stato di arresto per traffico di sostanze stupefacenti. E' quindi a disposizione dell’Autorità giudiziaria di Tempio Pausania per la successiva ed immediata traduzione nel carcere di Nuchis al termine degli accertamenti medici in corso.
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