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Red 7 febbraio 2020
LgNet, progetto assistance a Sassari
Il Comune aderisce al progetto “Local government network for rapid response and fast track inclusion services in disadvantaged urban areas–Rete dei Comuni per una rapida risposta e servizi per l´inclusione d´emergenza in aree urbane svantaggiate”, finanziato dal fondo Asilo, migrazione, integrazione, per i titolari di protezione internazionale
<i>LgNet</i>, progetto assistance a Sassari

SASSARI - Offrire sostegno materiale, abitativo, sociale, economico e sanitario a chi gode di protezione internazionale, con interventi mirati che consentano la conquista dell'autonomia individuale e l'integrazione. È la scelta compiuta dal Comune di Sassari con l'adesione al progetto “Local government network for rapid response and fast track inclusion services in disadvantaged urban areas–Rete dei Comuni per una rapida risposta e servizi per l'inclusione d'emergenza in aree urbane svantaggiate”, finanziato dal fondo Asilo, migrazione, integrazione (il Fami, strumento finanziario istituito nel 2014 dall'Unione europea per promuovere una gestione integrata dei flussi migratori).

Sassari, già dal 2017, è beneficiaria di un finanziamento ministeriale per un altro progetto di integrazione: lo Sprar. Questo però, nell'ultimo periodo, ha visto una netta riduzione dei beneficiari e di alcuni elementi qualitativi dei percorsi previsti. Inoltre, il Servizio centrale del Ministero ha evidenziato alcune criticità nello sviluppo del progetto. Per questo, l'attuale Amministrazione comunale ha deciso di puntare tutto su LgNet, progetto per il quale già dalla precedente Giunta era stata presentata richiesta di adesione. Per un importo di 1.357.800euro, in un triennio, lo Sprar avrebbe dovuto coinvolgere trentuno beneficiari ogni sei mesi in percorsi durante i quali dovevano essere assicurati dal soggetto attuatore (il Gruppo umana solidarietà Poletti), oltre al vitto ed all'alloggio, attività per l'inclusione sociale, come l'insegnamento dell'italiano, la formazione professionale, la tutela psico-socio-sanitaria e l'inserimento lavorativo.

Ad oggi, sono stati coinvolti in tutto, dall'agosto 2017, settantacinque persone. L'accoglienza diffusa ha visto i beneficiari, inseriti in sei appartamenti in affitto che si trovano in vari punti della città, partecipare a venti tirocini, sessanta corsi di formazione, undici affiancamenti per ottenere la licenza media, quaranta inserimenti lavorativi sia in Sardegna, sia fuori ed un'iscrizione all'Università degli studi di Sassari. Con l'entrata in vigore del “Decreto sicurezza”, nel 2018, l'accesso allo Sprar è riservato soltanto a chi gode di protezione internazionale e non anche a chi ha ottenuto quella umanitaria. Questo ha comportato anche a Sassari una riduzione dei beneficiari segnalati dalla Prefettura e dal Servizio centrale del Ministero e così, a fronte dei trentuno posti disponibili, soltanto poco meno di quindici persone sono effettivamente inserite nel percorso. Il Gus ha dunque contenuto i costi fissi legati al mantenimento del progetto attuale.

Questo ha comportato una contrazione della qualità progettuale, che ha suscitato la reazione del Servizio centrale del Ministero che, durante i monitoraggi previsti, ha richiamato il Gus perché assicurasse il mantenimento degli standard minimi qualitativi richiesti dal Ministero dell'Interno all'avvio del progetto. Con il nuovo progetto LgNet emergency assistance, il Comune di Sassari potrà offrire sostegno materiale, abitativo, sociale, economico e sanitario agli stessi titolari di protezione internazionale, con interventi più mirati rispetto a quelli previsti dallo Sprar. Contestualmente, l'Amministrazione rafforzerà la collaborazione con la rete Sprar del territorio, in un'ottica di ottimizzazione delle risorse.
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