G.M.Z.
30 novembre 2007
Ryanair contro gli aiuti di stato
«La Commissione ignora ripetutamente gli evidenti aiuti di stato ad Alitalia ed alle sue società controllate, come quelli ad Air France, Lufthansa, Olympic ed altre. Però continua a perdere tempo e soldi dei contribuenti indagando su falsi reclami contro gli accordi di libero mercato presso aeroporti come Alghero»

ALGHERO – La compagnia low cost irlandese contro gli aiuti di stato. Ryanair ha avviato la quarta azione legale, presso il Tribunale Europeo di prima istanza, contro la Commissione Europea. L'Istituzione europea sarebbe colpevole, secondo Ryanair, di non aver dato seguito al reclamo formalizzato dalla compagnia aerea low cost sugli aiuti di Stato illegali a Volare, compagnia controllata da Alitalia. L’aiuto cui fa riferimento la compagnia low cost, consisterebbe nella cancellazione di almeno 20 milioni di euro di debiti che Volare aveva contratto con alcuni aeroporti italiani, e in un’operazione di riduzione delle tasse aeroportuali e dei costi del carburante a favore della controllata da Alitalia. Ryanair, che aveva fatto appello più di due anni fa alla Commissione affinché si fossero avviate indagini, considera un «abuso delle leggi europee sulla concorrenza», i presunti aiuti. «Questo è solo un altro esempio del favoritismo della Commissione nei confronti delle compagnie nazionali inefficienti e dei suoi pregiudizi nei confronti dei piccoli aeroporti regionali e secondari e delle compagnie low cost», ha dichiarato Michael O'Leary, amministratore delegato Ryanair. «La Commissione ignora ripetutamente gli evidenti aiuti di stato ad Alitalia ed alle sue società controllate, come anche quelli ad Air France, Lufthansa, Olympic ed altre. I continui tentativi del Governo Italiano di proteggere l’aviazione italiana comprendono il salvataggio di Volare ed il suo successivo trasferimento ad Alitalia. La cancellazione di circa 20 milioni di euro di debiti aeroportuali è un evidente abuso delle leggi europee sugli aiuti di Stato». «Dall’altro lato - termina Michael O’Leary - la Commissione continua a perdere tempo e soldi dei contribuenti indagando su falsi reclami contro gli accordi di libero mercato presso aeroporti come ad esempio Tampere e Alghero».
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