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Cor 9 marzo 2020
«Nessun focolaio ancora in Sardegna»
Lo comunica l´assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, durante la conferenza stampa odierna per fare il punto sull’emergenza Covid-19: Ai cittadini chiedo di essere responsabili, di rispettare le norme igieniche
«Nessun focolaio ancora in Sardegna»

CAGLIARI - «No allarmismo, ma è importante che i cittadini capiscano che il virus circola esclusivamente con la popolazione. Per abbattere i contagi è necessario ridurre la circolazione delle persone. Questo consentirà di evitare un picco incontrollato e farà in modo che il nostro sistema possa reggere anche in presenza di un alto numero di contagi. Ai cittadini chiedo di essere responsabili, di rispettare le norme igieniche e di profilassi emanate dal ministero e che noi abbiamo provveduto a rendere operative e a pubblicizzare». Un appello alla responsabilità collettiva. A lanciarlo è stato l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, durante la conferenza stampa odierna per fare il punto sull’emergenza Covid-19. A livello nazionale, secondo quanto riferito dal governo, il numero dei contagiati per 10mila abitanti è sceso, decretando il passaggio delle zone rosse a zone arancioni. «Un aspetto che - ha precisato Nieddu - fa ben sperare sull’evoluzione della problematica». La situazione sarda è attualmente di 19 contagiati, di questi 2 in condizioni di criticità e i restanti in condizioni di salute che non destano preoccupazione.

«A oggi - ha spiegato l’esponente della Giunta Solinas - la Sardegna si trova nella fortunata condizione di non avere focolai autoctoni. Siamo sempre riusciti a ricostruire la catena di contagio dei casi di positività che si sono registrati nell’Isola e abbiamo la sicurezza che tutti siano derivati dalle ex zone rosse». «Una capacità di risposta che la Sardegna vuole mantenere - ha proseguito Nieddu -, motivo per il quale abbiamo richiesto al governo la chiusura al traffico aereo e marittimo per evitare al massimo l’importazione di nuovi contagi. Una misura di buonsenso ora che la situazione in Sardegna è contenuta e nel momento in cui l’unica arma che abbiamo contro questo virus è l’abbattimento della sua circolazione».

Nel corso dell’incontro l’assessore è ritornato sulle richieste avanzate a Roma: «Avevamo chiesto al ministro Speranza un emendamento al DPCM, per la chiusura di porti e aeroporti. L’emendamento era stato inserito in bozza e compariva come articolo 1 bis, poi respinto nella versione approvata». Una richiesta ribadita nel corso del vertice avvenuto ieri in videoconferenza: «Per il governo è una misura eccessiva, ma il ministro Boccia ha fatto sapere che rivaluteranno comunque la richiesta. In ogni caso siamo convinti che possa essere la strada giusta e sulla posizione della Giunta registriamo una convergenza anche da parte delle opposizioni. Metteremo in campo ogni strumento per far valere le prerogative della nostra Regione, per tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini». Attualmente sono attivi i controlli negli aeroporti e nei porti di Cagliari e Olbia. A Porto Torres è in corso il potenziamento del personale da dedicare alle verifiche dei termoscanner. A seguito dell’ultima ordinanza emanata dal presidente Christian Solinas, Ats ha attivato l’indirizzo mail info.viaggicovid19@atssardegna.it al quale le persone indicate nel provvedimento, che dovranno rispettare la quarantena obbligatoria, potranno inviare la propria autosegnalazione.

Nella foto: l'assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, insieme al vicepresidente Alessandra Zedda
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