Red
22 aprile 2020
Stabilimenti balneari ad Alghero: la proposta di Fortza Paris
«Se è vero che gli spazi a disposizione, causa le nuove distanze minime da applicare, ridurranno le entrate di oltre il 60percento c´è un solo modo per intervenire proficuamente: triplichiamo gratuitamente le annuali concessioni e mettiamo al bando le restanti zone libere», propongono i membri di Fortza Paris nord Sardegna Cardin, Piu e Nurra

ALGHERO - «Si sta sviluppando un interessantissimo dibattito sui provvedimenti da adottare per il “post” pandemia. Proposte validissime che, per il settore bar e ristorazione, apre nuovi ed interessanti scenari per l'economia algherese». I membri di Fortza Paris nord Sardegna Cardin, Piu e Nurra entrano nella discussione politica con una loro idea.
«Ci permettiamo di segnalare una altrettanto grande e difficile problematica da risolvere che è quella della discesa a mare, degli stabilimenti balneari e della balneazione. La spiaggia, il suo accesso e l'ingresso in acqua è attualmente un punto critico da gestire in termini di sicurezza e d'altra parte non la si può ovviamente lasciare libera soprattutto per i bambini e i ragazzi. Chi meglio degli addetti al settore potrebbe curare la sicurezza in questi posti nevralgici?», chiedono dalla sede di Fortza Paris.
«Se è vero che gli spazi a disposizione, causa le nuove distanze minime da applicare, ridurranno le entrate di oltre il 60percento c'è un solo modo per intervenire proficuamente: triplichiamo gratuitamente le annuali concessioni e mettiamo al bando le restanti zone libere, invogliamo queste piccole imprese ad investire nel personale che deve controllare e disciplinare gli accessi (ne servirà molto più del solito) per la distribuzione delle persone con l'investimento che rientrerà grazie all'ampliamento degli spazi. Va da se, che almeno il 30percento degli ombrelloni sarà destinato agli algheresi, che avranno dei prezzi scontati dedicati con un regolamento a parte. Ovvio che questa è solo una brevissima bozza da approfondire, integrare e normare», concludono Cardin, Piu e Nurra.
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