L´annuncio è di Andrea Montis. L´assessore assicura che le 350 tonnellate di sabbia presenti nell´impianto di Quartu saranno restituite al litorale di provenienza. E per i balneari «nessun costo per il trattamento della posidonia presente nei siti di stoccaggio»
ALGHERO - Dal fronte litorali, dove sono in corso i lavori di pulizia e rimozione della posidonia, arrivano due belle notizie: una per la città, l'altra per i concessionari. La prima è che l'
oro bianco di Alghero trattato nello stabilimento di Quartu Sant'Elena nel 2019 - circa 350 tonnellate - ritornerà presto nei litorali di provenienza. L'annuncio è di Andrea Montis, assessore all'Ambiente del comune di Alghero. «Per la vecchia amministrazione fu una sorpresa scoprire i quantitativi di sabbia che rimanevano intrappolati nelle foglie di posidonia e che solo un accurato lavaggio può restituire (circa il 50% in peso
ndr) - sottolinea - per cui i fondi destinati allo scopo non furono sufficienti al completamento dell’intervento».
La seconda è invece di stretta competenza dei balneari ed interessa i grandi cumuli di posidonia e sabbia presenti a Cuguttu dal 2019 (ma anche a Fertilia). «I concessionari non dovranno sostenere i costi per il trattamento della posidonia e il conseguente recupero della sabbia» assicura Montis. «Loro devono occuparsi delle operazioni di pulizia, la tutela della sabbia ritengo non sia un adempimento da demandare alla volontà o possibilità del privato, la sabbia delle nostre spiagge è un bene demaniale che non può essere oggetto di atti di compravendita. Le Amministrazioni, tutte, devono farsi carico della sua tutela, Governo compreso». Proprio in quest'ottica la Regione propose in bilancio uno stanziamento utile per sostenere Alghero in queste operazioni, ma poi rimandato a seguito dell’intervenuta emergenza sanitaria, ricorda l'assessore comunale, che auspica l'aiuto dei rappresentanti territoriali e ringrazia in questo senso la deputata Pentastellata Paola Deiana.
Infine alcune conferme. Tutte le operazioni in corso di svolgimento a San Giovanni [
GUARDA] sono effettuate con mezzo grigliato per limitare al massimo l’asporto di sabbia come prescritto dalle norme. Materiale che - come anticipato dal
Quotidiano di Alghero - è trasferito nel nuovo sito di
San Marco. «A fine stagione - precisa Andrea Montis - l’Amministrazione valuterà la necessità di riposizionarla a difesa dell’arenile in base alla presenza o meno di depositi stagionali o, diversamente, avviarla a trattamento per recupero della sabbia». Stessa fine faranno i depositi di
Cuguttu e
Punta Negra: «Appena sarà autorizzata la messa a riserva dell’impianto in progetto a San Marco, potrà esser trasferita nel sito per poi esser trattata».
Nella foto: l'assessore Andrea Montis e un carico di sabbia, bianchissima, rientrata nel 2019 da Quartu Sant'Elena dopo il trattamento