Red
11 giugno 2020
L´Ersu non risponde, universitari in piazza
Dopo le mobilitazioni del 28 maggio, è in programma un nuovo appuntamento con l´Ersu per gli studenti dell´Università di Cagliari: l´incontro è previsto per domani mattina, davanti alla sede dell´ente

CAGLIARI - Dopo le mobilitazioni del 28 maggio, «in seguito alla quale gli studenti hanno ottenuto solo risposte evasive e fuorvianti da parte del presidente dell'Ersu Michele Camoglio», e dell'8 giugno, «gli universitari son riusciti, grazie anche all'occupazione simbolica della hall dello studentato di Via Trentino, a ottenere qualche risposta (del tutto insufficiente e insoddisfacente) da parte dell'Ente». A spiegarlo sono gli organizzatori del prossimo appuntamento, in programma domani, venerdì 12 giugno, alle 10, davanti alla sede cagliaritana dell'Ersu.
Le rivendicazioni rimangono le stesse: rimborsi delle rette d'affitto e dei pasti mensa non goduti; anticipo della seconda rata della borsa di studio; abbassamento della soglia di merito per accedere alla borsa di studio; tempi e modalità di rientro degli studenti nelle case e riapertura delle mense; chiarezza, trasparenza e tempestività nella comunicazione con gli studenti attraverso l'utilizzo dei canali ufficiali Ersu. «Siamo consapevoli che senza la nostra effettiva e crescente pressione nei confronti dell'Ersu nulla si sarebbe mosso – insistono gli studenti - Grazie alla nostra concreta attivazione abbiamo potuto portare ai vertici dell'Ersu le nostre istanze, comuni a centinaia di studenti, che rischiano di vedere compromesso il proprio percorso universitario e il proprio diritto allo studio».
«Vogliamo risposte chiare, non cederemo a compromessi e non torneremo indietro di un passo sulle nostre rivendicazioni. Non siamo disposti ad accettare nessuna mediazione e nessuna giustificazione basata su rimpalli istituzionali o cavilli burocratici volti ad ostacolare il riconoscimento delle nostre legittime richieste. Facciamo un appello a tutti gli studenti e a tutti coloro che abbiano a cuore la lotta per la difesa del diritto allo studio, affinché si uniscano alla nostra giusta lotta. Noi la crisi non la paghiamo», concludono gli organizzatori.
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