Red
4 luglio 2020
«La mensa universitaria è un diritto»
Interrogazione del Gruppo dei Progressisti in Consiglio regionale, che chiedono la cessazione dei pasti “al sacco” per gli studenti dell´Università degli studi di Cagliari

CAGLIARI - Il Gruppo dei Progressisti protesta e sprona la Giunta regionale e l'Ente regionale per il diritto allo studio universitario di Cagliari affinché si proceda con l'annullamento e la rettifica di quanto determinato dagli uffici in riferimento all'erogazione di pasti da asporto per gli studenti. «Il pasto erogato agli studenti dell'Ateneo cagliaritano, composto da pane e salame, va contro ogni principio di sana alimentazione e risulta essere lesivo dei diritti degli studenti e contrario ai principi di buona amministrazione», dichiarano i consiglieri d'Opposizione.
Francesco Agus, Laura Caddeo, Diego Loi, Maria Laura Orrù, Antonio Piu, Gian Franco Satta, Francesco Stara e Massimo Zedda si dicono preoccupati «che si possa utilizzare il pretesto delle norme di prevenzione Covid semplicemente per attuare una politica di risparmio sulla pelle degli studenti. Inoltre è da evidenziare come tale pasto non tenga in minimo conto le esigenze di tutti gli studenti (intolleranze, allergie o scelte culturali e religiose) impedendo di fatto che una larga fetta di giovani possa mangiare».
«In considerazione anche delle cervellotiche metodologie di prenotazione dei pasti - i consiglieri regionali dei Progressisti, annunciando un'interrogazione in tal senso, chiedono - un intervento immediato del Ppresidente della Regione, perché tale disservizio venga a cessare immediatamente e si ripristini al più presto un servizio mensa degno di questo nome».
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