Red
19 luglio 2020
Un´agenda rossa per non dimenticare
L’anniversario della strage di Via D’Amelio: il presidente del Consiglio regionale Michele Pais ha consegnato un’agenda rossa, simbolo di legalità, al prefetto Maria Luisa D´Alessandro ed al vicequestore vicario Francesco Borrè nel parco dedicato ad Emanuela Loi, in Via Montello, a Sassari

SASSARI - Alle 16.58, l’orario in cui in cui il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della scorta morirono ventotto anni fa a Palermo, nella strage di Via D’Amelio, il presidente del Consiglio regionale Michele Pais ha consegnato un’agenda rossa, simbolo della legalità, al prefetto di Sassari Maria Luisa D’Alessandro ed al vicequestore vicario Francesco Borrè, nel parco dedicato ad Emanuela Loi, in Via Montello, a Sassari. «A distanza di tanti anni - ha detto Pais - il dolore per la strage di Via D’Amelio, in cui morirono il magistrato Paolo Borsellino e gli agenti della scorta, tra cui l’agente Emanuela Loi, è sempre più forte».
«Il ricordo rimane indelebile, anche perché la Sardegna ha pagato in prima persona con la vita di Emanuela Loi, tra l’altro prima donna della Polizia a morire in servizio, un tributo pesantissimo alla lotta alla mafia», ha concluso il presidente della massima assise sarda. La cerimonia è stata sobria e discreta.
Michele Pais, aderendo all’iniziativa della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, ha consegnato al prefetto l’agenda rossa, in ricordo di quella da cui il giudice Borsellino non si separava mai. Un gesto simbolico, per non dimenticare quel 19 luglio del 1992 in cui il giudice Borsellino, Emanuela Loi e gli altri agenti della scorta sacrificarono la loro vita per la Patria.
Nella foto: un momento della cerimonia
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