L´assessore comunale al Turismo Marco Di Gangi entra nella querelle sul gazebo davanti alla Torre di San Giovanni, che tanto hanno fatto parlare in questi ultimi giorni sui giornali e sui social
ALGHERO - «La Sinistra mi tira in ballo in questa polemica superficiale nata attorno ad alcuni gazebo e per questo voglio sottolineare ciò che ho trovato poco serio in tutta questa faccenda. Come al solito, l'Opposizione dimostra malafede: mi consta che negli ultimi anni quello spazio abbia ospitato più di una iniziativa. Il problema però lo pongono ora, forse perché è cambiata l’Amministrazione Comunale?».
Con questa domanda, l'assessore comunale al Turismo Marco Di Gangi entra nella querelle sui gazebo posizionati davanti alla Torre di San Giovanni, che tanto hanno fatto parlare in questi ultimi giorni sui giornali
[LEGGI] e sui social
[LEGGI]. Di Gangi insiste sulla «continua mistificazione della realtà, la Sinistra ha cercato di spacciare l'opinione (legittima, s'intende) di alcune persone critiche come un monolitico pensiero espresso dall'intera città. Questo rapporto con la realtà e la cittadinanza sono esattamente i motivi per cui hanno perso le scorse elezioni e sono stati mandati a casa dai cittadini».
«Voglio anche ricordare che questo genere di pratiche vengono gestite tramite semplici pratiche Suape, presentate da responsabili tecnici, e evase da uffici amministrativi competenti, in questo caso Demanio e Sviluppo economico, senza alcun input politico. Amministrare vuol dire agire e agire vuol dire anche spiegare ciò che accade. Serve anche ascoltare le osservazioni altrui, confrontarsi e, se qualcosa non va bene, si deve essere pronti a rivedere le proprie posizioni. Puntare i piedi, fare gli ultimi giapponesi, non serve a niente. Altrettanto è inutile e svilente della politica cercare la polemica a tutti i costi e l'indignazione a buon mercato», conclude l'esponente della giunta Conoci.
Nella foto: l'assessore comunale Marco Di Gangi