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18 settembre 2020
L´accusa shock: violentata da Settimo Nizzi
La dirigente del Comune di Olbia accusa il sindaco di violenza sessuale. Lettera alle redazioni giornalistiche. Si attende la replica del primo cittadino

OLBIA - E' caos nel municipio gallurese. La dott.ssa Palermo, dirigente del comune e recentemente espulsa dal suo incarico, afferma di aver denunciato il sindaco per 5 volte: una di queste denunce riguarda addirittura una presunta violenza sessuale. A corredo della lettera inviata a tutte le testate giornalistiche regionali, la donna allega delle immagini: sono gli screenshot della posta certificata inviata direttamente all’attenzione del Procuratore di Tempio Pausania, dott. Gregorio Capasso. «Ho subito una violenza sessuale da parte del Sindaco Settimo Nizzi. Mi presento: mi chiamo Gabriella Palermo. Mi sarei potuta chiamare in qualsiasi altro modo ed essere qualunque altra persona. Quindi qui, adesso, mentre scrivo, io sono prima di tutto una donna che ha subito una violenza sessuale e poi un essere umano che si chiama Gabriella Palermo», scrive Gabriella Palermo.
“Anche io ho taciuto con il mondo. Ho messo subito al corrente solo i miei familiari e qualche amico fidatissimo. Non ho taciuto però con l’Autorità nella quale tutti confidiamo per avere giustizia su questa terra e, in aggiunta a quattro denuncie per mobbing depositate precedentemente, ho denunciato il sig. Sindaco Settimo Nizzi al Procuratore della Repubblica anche per la violenza sessuale subìta, tramite una pec del 20.04.2020 le cui ricevute di invio, ricezione e accettazione da parte della Procura vedete fotografate alla fine di questa nota unitamente all’inizio e alla fine del testo della denuncia. Si è verificato che, a quattro mesi di distanza da quest’ultima, il 14.08.2020, ovvero giusto giusto il tempo prescritto dai regolamenti per poterlo fare, l’apparato burocratico del Comune mi ha esplulso per sei mesi dal Comune stesso. Un caso? Non lo so. So che fra è già passato più di un mese dalla mia “espulsione” e in questo tempo ho riflettuto. E ho considerato questo: è giusto che io renda noto ciò che mi è successo. La violenza sulle donne (ma anche sugli uomini) si esplica in tanti modi e da parte di soggetti appartenenti ad ogni ceto sociale.
«La violenza fisica e sessuale è una delle più esecrabili chiunque la compia e su chiunque venga compiuta. Ma quando a farla è un uomo pubblico, un Sindaco e per giunta mentre è proprio nella sua veste di Sindaco, il primo Cittadino che dovrebbe essere esempio di probità, di correttezza, al quale bisognerebbe fare riferimento per avere supporto e aiuto, allora il delitto è inqualificabile. Io ho sentito il dovere civico di scrivere questa lettera aperta a tutti, di spezzare la catena del silenzio che copre, lo devo dire, l’indegnità di chi rappresenta nel mondo Olbia e tutti i suoi cittadini. E ora mi sento meglio», conclude la dirigente Palermo.
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