Per lo SDI SU Walter Tore Marco Di Gangi
28 febbraio 2004
Elettrosmog, il Comune concede lo spazio per la “struttura-mostro”
Un´antenna telefonica di 34 metri nel centro di una zona residenziale. Questa è la sorpresa che si sta preparando per gli abitanti della zona alta di via Kennedy, all´incrocio con via De Gasperi

La Ericsson Telecomunicazioni S.p.a. ha ottenuto dal Comune di Alghero il 24 dicembre 2003 la concessione edilizia n° 491/03 per l´installazione di una “radio base per telefonia mobile”, un’antenna pare, dell´altezza di 34 metri, che svetterà maestosa diventando un "monumento" minaccioso, simbolo del "progresso". Come tutto questo si sia reso possibile bisognerebbe domandarlo al Consiglio Comunale in carica che ha deliberato il piano che individua i siti sui quali è possibile installare tali dispositivi.
Questo piano che fu voluto per evitare che le antenne fossero situate in zone abitate, vista la potenziale pericolosità delle emissioni elettromagnetiche, evidentemente ha ritenuto che il sito in questione, vicino a ben quattro strutture scolastiche, a due impianti sportivi, ad una chiesa e ad un elevato numero di edifici residenziali, fosse idoneo alla bisogna.
E´ veramente incredibile che nessuno si sia reso conto di quello che tale decisione comporterà: né il redattore del piano, né l´assessore competente né i consiglieri comunali che lo hanno votato.
L’altro elemento degno di nota è che il terreno su cui si stanno realizzando i lavori è di proprietà comunale, trattandosi dell’aiuola spartitraffico che si trova proprio all’incrocio tra via Kennedy e via De Gasperi. Se pure fosse tutto in regola dal punto di vista amministrativo è gravissimo che questa scelta si sia comunque fatta.
Si ha già notizia di una raccolta di firme e di una mobilitazione degli abitanti per evitare che "il misfatto" venga perpetrato. I socialisti di Alghero dello SDI -SU, nel prendere atto di tale situazione esprimono il loro totale dissenso rispetto alla scelta fatta e chiedono con forza che il Sindaco, facendosi interprete delle istanze dei cittadini a tutela della salute pubblica, in ossequio al principio di precauzione , si adoperi affinché venga trovata altra collocazione per il dispositivo.
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