Red
10 novembre 2020
Enzo Favata e Mario Tozzi al Roma jazz festival
Domani sera, appuntamento in live streaming dall’Auditorium Parco della musica, sulla piattaforma Live now. «Tornare in scena, seppure con il pubblico collegato da casa, è una soluzione che concilia le ragioni della cultura con le necessità dettate dall´emergenza sanitaria», spiega l’artista algherese

ALGHERO – Parole e musica per raccontare in maniera originale le sfide dell’ecologia, ma soprattutto per riaffermare la forza dello spettacolo dal vivo, diffuso in maniera innovativa, contro le restrizioni imposte dalla pandemia. Domani, mercoledì 11 novembre, alle 21, il musicista e compositore sardo Enzo Favata sarà ospite del Roma jazz festival. Con lui sul palco dell’Auditorium Parco della musica ci sarà il geologo Mario Tozzi, per una nuova produzione basata su una serie di racconti scientifici e musicali. Il concerto sarà diffuso in live streaming al prezzo di 5euro nella piattaforma “Live now”. «E' importante che gli artisti continuino ad esibirsi e la formula adottata dal Roma jazz festival consente a musicisti e pubblico di tenere unito quel filo che la pandemia vuole spezzare - spiega Favata - La situazione è drammatica, il settore dello spettacolo si sente abbandonato, ma dobbiamo guardare al futuro. Tornare in scena, seppure con il pubblico collegato da casa, è una soluzione che concilia le ragioni della cultura con le necessità dettate dall’emergenza sanitaria”.
Favata e Tozzi approdano al Roma jazz festiva forti di una collaborazione che va avanti dal 2014. Prodotto dall’associazione Jana project, lo spettacolo affronta temi di grande attualità, come il cambiamento climatico e il rapporto tra uomo e paesaggio. Se il geologo e divulgatore televisivo proporrà alcuni temi legati all’ecologia alla luce delle nuove scoperte, il musicista algherese presenterà brani improvvisati, che si rifanno a quella tradizione folklorica che include elementi jazzistici e di tradizioni musicali di molte parti del mondo. Insieme, Enzo Favata e Mario Tozzi raccontano anche il Mediterraneo attraverso il particolare punto di vista della geologia, scienza tanto affascinante quanto trascurata, e la musica al confine tra passato e futuro. Le parole del divulgatore si intrecciano con le sonorità del musicista create da strumenti a fiato, sassofoni, clarinetti e strumenti etnici e che, insieme a un sapiente uso dell'elettronica, creano suggestive atmosfere sonore. Da questo incontro, scaturisce così un film senza immagini raccontato con le parole e i suoni, nel quale prendono forma paesaggi arcaici, miti dimenticati e ricerca scientifica, rivelando allo spettatore non solo una geografia antica, sepolta nella stratificazione delle ere geologiche e preistoriche, ma anche gli scenari futuri del pianeta che verrà.
Tozzi è uno scienziato, primo ricercatore al Cnr, e ha condotto studi sull'evoluzione geologica del Mediterraneo centro-orientale. E' autore di oltre cinquanta pubblicazioni scientifiche su riviste italiane e internazionali. Oggi, unisce la sua competenza scientifica e le doti di comunicatore per dedicarsi, in un'intensa attività di educazione delle giovani generazioni, alla conoscenza delle tematiche legate all'ambiente e alla salvaguardia dei territori. Musicista apprezzato sulla scena del jazz internazionale come sassofonista, Favata è anche compositore e autore di musiche originali per cinema, radio, teatro e documentaristica. I suoi progetti, caratterizzati da un originale intreccio tra musiche popolari e avanguardia, sono stati ospitati in prestigiosi festival e innumerevoli palcoscenici, in tutto il mondo. E' direttore artistico del festival jazz internazionale “Musica sulle Bocche”.
Nella foto: (di Giulio Capobianco): Enzo Favata e Mario Tozzi
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