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Red 13 novembre 2020
Rischio sismico: la Deledda di Oristano chiusa
La scuola secondaria “Grazia Deledda” non ha superato le verifiche tecniche per la valutazione e classificazione del rischio sismico e statico e da ieri è chiusa
Rischio sismico: la Deledda di Oristano chiusa

ORISTANO - La scuola secondaria “Grazia Deledda” non ha superato le verifiche tecniche per la valutazione e classificazione del rischio sismico e statico e da ieri (giovedì) è chiusa. Lo dispone un’ordinanza del dirigente del Settore Lavori pubblici del Comune di Oristano, l’ingegner Roberto Sanna, che ha preso atto della relazione della società di Ingegneria Blt & partners di Cagliari che ha dichiarato la «non idoneità statica dell’immobile». «Dal documento presentato, sulla base delle simulazioni, dei calcoli e delle verifiche di stabilità, emerge che la struttura della scuola di Via Santulussurgiu non è idonea ad essere utilizzata per gli scopi per cui è stata realizzata - precisa Sanna - Pertanto, preso atto delle risultanze degli studi effettuati dalla società di ingegneria, non vi sono più le condizioni che consentono l’utilizzo della scuola e quindi è necessario porre in essere gli adempimenti per lo sgombero dell’istituto».

La relazione della società di ingegneria è stata presentata in Comune mercoledì e preso rapidamente atto delle conclusioni, dopo un giro di consultazioni tra il sindaco Andrea Lutzu, l’assessore comunale alla Pubblica istruzione Massimiliano Sanna, l’ingegner Sanna e il dirigente scolastica Lina Saba, è stata disposta la chiusura della scuola come misura di massima garanzia per gli studenti e per il personale. Ieri mattina, il primo cittadino, gli assessori alla Pubblica istruzione e ai Lavori pubblici Massimiliano Sanna e Francesco Pinna e il dirigente comunale dei Lavori pubblici Roberto Sanna, hanno effettuato un nuovo sopralluogo nell’edificio al termine del quale è stata adottata l’ordinanza che dispone la chiusura con decorrenza immediata e fino a nuovo provvedimento. L’ordinanza prende atto delle risultanze degli studi della società di ingegneria cagliaritana che attestano che: l’immobile non possiede fondazioni in grado di sopportare i carichi e i sovraccarichi in relazione alle caratteristiche fisiche e meccaniche del terreno, non possiede strutture in elevazione in grado di reggere i carichi e i sovraccarichi previsti dalle normative di settore, non possiede orizzontamenti in grado di reggere i carichi e i sovraccarichi previsti dalla normativa di settore, non è staticamente idoneo per l’uso al quale è destinato, non è possibile eseguire interventi di adeguamento strutturale tali da rendere idonea la struttura, in quanto il numero degli elementi componenti la struttura in acciaio (aste, travi, pilastri) che non verificano alla normativa vigente sono superiori al 50percento (circa il 90percento); quindi tali interventi si configurerebbero come sostituzione integrale delle strutture in acciaio e non intervento parziale di adeguamento strutturale. La relazione si conclude con la dichiarazione di non idoneità statica dell’immobile.

Nell'ordinanza, si prende atto del fatto che «gli interventi possibili si configurano come sostituzione integrale delle strutture in acciaio talchè la predetta scuola dovrebbe essere totalmente demolita e successivamente ricostruita secondo le norme vigenti della scienza delle costruzioni». Il progetto esecutivo della Scuola media Grazia Deledda è stato sviluppato tra il 1972 e il 1974 dalla società Salvit, titolare del brevetto Isman salvit per sistemi costruttivi di prefabbricazione leggera. La costruzione è stata completata nel 1977 e interessa due lotti di 700 e 287metri quadrati. «Gli accertamenti sulla struttura erano stati disposti dal Comune nell’ambito del progetto Iscol@ che prevedeva la valutazione e classificazione del rischio sismico degli edifici e il certificato di idoneità statica della scuola – precisano Lutzu e Sanna - Le indagini sono state effettuate tra luglio e ottobre e i risultati comunicati mercoledì. La sicurezza degli alunni, dei docenti e del personale scolastico è al primo posto e appena saputo delle risultanze delle indagini è stata disposta la chiusura della scuola, stabilendo nel contempo la didattica a distanza per i 200 studenti. Con la dirigente scolastica Lina Saba stiamo valutando le migliori soluzioni per un rapido rientro in classe dei 200 studenti dell’istituto di Via Santulussurgiu. Abbiamo affrontato il problema anche con gli altri dirigenti scolastici che, nei limiti della disponibilità degli spazi dei rispettivi istituti, nonché delle norme anti-Covid, si sono messi a disposizione per garantire le aule necessarie. In questi giorni, insieme alla dirigente scolastica, valuteremo la soluzione migliore e agiremo con il massimo della velocità possibile».

Nella foto: un momento del sopralluogo
19:25
187 milioni di euro al valere sul Fondo di Sviluppo e Coesione 2021-2027 che saranno destinati all’adeguamento degli edifici e all’acquisto di arredi e attrezzature innovative per le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado



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