Red
13 novembre 2020
«Siamo in uno stato di emergenza»
E´ l´allarme lanciato dal consigliere comunale di Villanova Monteleone Raffaele Idda al sindaco Vincenzo Ligios, in relazione alla progressione dei positivi al Covid-19 riscontrati nel paese dal 31 ottobre a oggi

VILLANOVA MONTELEONE - «Siamo in uno stato di emergenza». E' l'allarme lanciato dal consigliere comunale di Villanova Monteleone Raffaele Idda al sindaco Vincenzo Ligios, in relazione alla progressione dei positivi al Covid-19 riscontrati nel paese dal 31 ottobre a oggi. «La situazione appare alquanto drammatica, per cui la popolazione è particolarmente preoccupata», sottolinea l'esponente della Lista Ajò Paris. Nella sua nota, Idda chiede al primo cittadino di adottare provvedimenti di chiusura per limitare la possibilità del contagio ai 2.200 residenti.
«Tenuto conto che in poco più di una settimana abbiamo oltre cinquanta positivi accertati (con un decesso), un livello estremamente alto rapportato al numero degli abitanti del nostro paese, con un “indice di contagio Rt” certamente elevato tale da poter affermare che è stato superato il livello di guardia e si rende necessario adottare provvedimenti per contenerne la diffusione. Di fatto – scrive il consigliere - possiamo definire il nostro Comune “zona rossa”, per cui dovranno essere prescritte le limitazioni previste in questi frangenti adottando i necessari provvedimenti Considerato che i tuoi inviti alla massima cautela sui comunicati pubblicati sui “social” pare che non abbiamo ottenuto riscontri di adesione, ti rinnovo l’esortazione a voler adottare ogni atto di competenza sindacale per limitare o impedire la progressione del contagio in seno alla nostra comunità, maggiormente composta di persone anziane e, quindi, più a rischio».
«Ritengo pertanto di chiederti, dopo esserti eventualmente rapportato con gli organismi, provinciali e regionali, preposti al contenimento della diffusione del virus, di adottare atti ordinatori di chiusura di esercizi pubblici, scuole, uffici e ogni altra attività che riterrai necessaria, salvaguardando quelle di primaria necessità, disponendo l’utilizzo delle protezioni e di ogni altra forma di salvaguardia indicata dalle prescrizioni nazionali e regionali, per salvaguardare in particolare le persone anziane e con patologie a rischio. A tale scopo – sottolinea Raffaele Idda - sarà utile richiamare il senso di responsabilità di ognuno di noi, disponendo e sottolineando anche l’obbligatorietà di restare a casa alle persone che sono state a contatto con contagiati accertati e con persone in attesa di tampone o di esito, per il periodo previsto dalle disposizioni».
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