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22 novembre 2020
PdS: sindaco fuori dalla realtà «Parole irrispettose e offensive»
Terremoto politico ad Alghero. Al Psd´Az si aggiunge il Partito dei Sardi che boccia senza mezze misure l´atteggiamento del sindaco di Alghero: «patologica perdita di contatto con la realtà e l’incapacità di rendersi conto dei propri limiti»

ALGHERO - Terremoto politico ad Alghero dove la maggioranza, in crisi da qualche settimana a causa della sfiducia annunciata all'esecutivo Conoci, si prepara alle consultazioni vis-à-vis annunciate dal sindaco in un lungo documento politico recapitato a consiglieri e assessori. Tra i gruppi estromessi da Mario Conoci c'è il Partito dei Sardi, assente in Aula ma presente in coalizione al momento delle elezioni. Proprio dal segretario locale, Gavino Tanchis, arriva una pesante replica al primo cittadino, reo di aver «offeso» completamente «escluso» i partiti dal confronto amministrativo. Di seguito il documento integrale.
La risposta fornita dal sindaco alla petizione formulata dalle forze politiche di maggioranza risulta deprecabile nel contenuto e scorretta nel metodo. Un atteggiamento irrispettoso quello riservato ai partiti artefici della vittoria elettorale, un contegno politicamente sconveniente che viaggia spedito nel solco dell’ingratitudine non solo verso chi si è speso nel progetto politico coniato in “bentornata Alghero”, ma soprattutto nei confronti dei cittadini che avevano creduto in una nuova e feconda stagione politica. A onore di vero, nulla di politicamente corretto era lecito attendersi da chi, già il giorno dopo la proclamazione, aveva cinicamente estromesso i quadri del partito che pochi anni prima lo avevano accolto e premiato con l’investitura a sindaco. La nota diramata dal primo cittadino trasuda di supponenza in quanto si prefigge l’obiettivo di superare la crisi privilegiando le interlocuzioni singole in luogo di quelle collegiali, decidendo così su chi invitare al tavolo politico e chi invece escludere, quasi fosse un barbecue organizzato nel proprio giardino di casa. Una replica che diventa persino offensiva nel capoverso in cui lascia deliberatamente intendere di come la motivazione della crisi possa trovare origine nella ricerca di rendite e posizionamenti, illazione a cui ritengo doveroso rispondere sgomberando il campo da qualsivoglia equivoco: il Partito dei Sardi non solo non ha mai chiesto alcun ruolo (e ciò sebbene fosse legittimato a farlo dati gli impegni assunti proprio dal sindaco), ma non è disponibile a ricoprirlo nemmeno laddove ve ne fosse ravvisata la necessità. Inoltre, non può che essere relegato a maldestro tentativo di depistare la verità quello di riportare incontri mai avvenuti (l’ultimo contatto con il sindaco Conoci risale al giugno del 2019) e posizioni politiche mai assunte dal PDS o riferire veti posti dalle forze politiche firmatarie della stessa petizione e con cui il PDS continua ad avere costanti rapporti. La scomposta e a tratti supponente replica del sindaco alla richiesta sottoscritta dalla quasi totalità delle forze politiche di maggioranza risulta però preoccupante, in quanto denota la patologica perdita di contatto con la realtà e l’incapacità di rendersi conto dei propri limiti oggi messi impietosamente a nudo dalla ricomparsa del virus.
Il segretario
Gavino Tanchis
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