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Antonio Sini 3 marzo 2004
Federico Palomba, difendere la libertà di stampa
La libertà dell’informazione, come la giustizia, sono beni preziosi posti a fondamento della democrazia. Questi temi devono finalmente entrare nella campagna elettorale in atto in Sardegna
Federico Palomba, difendere la libertà di stampa

Sabato nell’assemblea dei movimenti di Cagliari tenuta da Soru c’è stato un attacco all’informazione , che fornisce a detta del candidato delle informazioni distorte sul suo caso. Evidentemente le uscite di Soru devono aver superato il limite del lecito, se è vero come lo è, che a difesa della stampa si è schierato senza mezzi termini Federico Palomba, ex presidente della Regione, il quale ha dato la propria solidarietà al documento diramato dall’Associazione della stampa, sindacato dei giornalisti.
"Colpisce che l’Associazione della stampa sarda abbia ravvisato la necessità di emettere un comunicato a tutela della libertà dei giornalisti. Se lo ha fatto evidentemente c’era una ragione molto seria". Lo ha detto Federico Palomba, ex presidente della Regione. "In tal senso l’iniziativa merita apprezzamento - ha continuato Palomba - Infatti, la libertà dell’informazione, come la giustizia, sono beni preziosi posti a fondamento della democrazia. Vigilare sempre e difenderli ogni volta, senza accettare che antistampa ed antipolitica siano buone o cattive a seconda della parte da cui provengono, non è mai inutile ed é condizione per mantenere la libertà di contrastare la cultura autoritaria del centrodestra, che è insofferente alle regole ed al controllo. Libertà che non dobbiamo mai perdere per nessuna ragione". "Anzi, questi temi devono finalmente entrare nella campagna elettorale in atto in Sardegna, perché sono l’abc della cultura democratica del centrosinistra - ha detto ancora l´ex presidente - Anche per questo, accanto al codice etico, i candidati della coalizione democratica sottoscrivano altresì una dichiarazione di principi sui diritti e sulle libertà costituzionali propri delle società civili, e si impegnino a rispettarli a pena di esclusione. Su questi temi la società democratica sarda giustamente è vigile ed esprimerà consenso o dissenso".
Ma la libertà di stampa non si reclama solo “per contrastare la cultura autoritaria del centrodestra”, ma anche per rivendicare nei confronti di tutta la politica, un rispetto che poi è probatorio della integrità e del libero pensiero dei giornalisti, mai come oggi attaccati, responsabili solo di dare voce alle coscienze che non si piegano al potere, politico e finanziario, sia esso di destra che di sinistra, pennivendoli esclusi!



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