Red
9 febbraio 2021
Sassari celebra il Giorno del ricordo
Questa mattina, il Consiglio comunale, riunito in seduta solenne e trasmesso via streaming, ha celebrato la ricorrenza, con numerosi ospiti di ogni età

SASSARI - Dal 2004, con la legge 92, è stato istituito il “Giorno del ricordo” per conservare la memoria della tragedia delle vittime delle foibe. Anche quest’anno, a Sassari, il Consiglio comunale, riunito in seduta solenne e trasmesso via streaming, ha celebrato la ricorrenza, con numerosi ospiti di ogni età. L'Amministrazione comunale ha voluto che ci fosse un incontro tra generazioni, un passaggio di consegne della memoria storica di ciò che è stato, perché non si ripeta. All'iniziativa ha partecipato il Liceo Scientifico “G.Spano” (con interventi degli studenti e video), Marisa Brugna ed Egea Haffner (che hanno portato le loro testimonianze di esuli istriane). Durante l’Assemblea civica, si è collegata anche Margherita Sulas (del Comitato 10 febbraio), che ha permesso di capire i fatti accaduti tra il 1943 e il 1945, e successivamente, nel nord-est dell'Italia.
Una mattinata di riflessione, di ricordo, con la grande opportunità di poter ascoltare dalla voce di chi certi fatti li ha vissuti cosa è stato l'esodo dalle terre istriane, fiumane e dalmate nel secondo Dopoguerra e la più complessa vicenda del confine orientale. Un’opportunità, per le giovani generazioni, e un’occasione per sensibilizzare gli studenti su questo dramma nazionale. «I racconti che ascolteremo anche oggi non sono un semplice esercizio determinato da una ricorrenza, ma sono e vogliono essere una lettura della vita che riconduce ai drammi e alle tragedie di migliaia di italiani», ha detto in apertura dei lavori il presidente del Consiglio comunale Maurilio Murru.
Dopo i saluti istituzionali di Murru e del sindaco Nanni Campus (che ha sottolineato come «oggi siamo qui a ricordare, perché se il ricordo è un diritto per quei martiri e per quegli esuli e per le loro sofferenze, il ricordo è un dovere per noi tutti, perché sarà proprio il ricordo il cemento con cui sostenere e fortificare le basi della nostra civiltà») e del prefetto Maria Luisa d’Alessandro (che ha ringraziato il Comune, perché così spesso crea «momenti di riflessione. Perché la riflessione storica sia sempre riflessione sul presente»), sono intervenuti Brugna (esule istriana residente a Fertilia) e Sulas. Gli studenti del Liceo Spano hanno anche trasmesso un video introduttivo sull'esodo. A seguire, sono intervenuti Marino Micich (in qualità di direttore del museo-archivio storico di Fiume), la vicepresidente nazionale dell’associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Donatella Shulzer, Haffner (che ha raccontato la sua esperienza di esule istriana) e il direttore dell'Ecomuseo “Egea–una luce sulla memoria” di Fertilia Mauro Manca. In chiusura, la video-testimonianza di Graziano Udovisi e gli interventi di Ottavio Sicconi e di Diana Cossetto (rispettivamente, alunno e cugina di Norma Cossetto).
Nella foto: Egea Haffner
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