Red
16 aprile 2021
Ad Alghero, pescati 2860kg di rifiuti
Ad un anno dall´avvio del progetto “A pesca del rifiuto”, l´Area marina protetta Capo Caccia-Isola Piana illustra i risultati conseguiti. Dieci le giornate di mappatura dei fondali e novantanove le operazione di recupero rifiuti

ALGHERO - Il progetto “A pesca del rifiuto”, promosso e gestito dall’Area marina protetta Capo Caccia-Isola Piana, finanziato dal fondo strutturale europeo per la pesca Feamp 2014-2020, mira alla salvaguardia della biodiversità marina attraverso il recupero dei rifiuti in mare e degli attrezzi da pesca abbandonati, grazie anche alla collaborazione attiva dei pescatori che operano nelle acque del Comune di Alghero. Dal report dell'Amp emerge che sono state dieci le giornate di mappatura dei fondali tramite “Rov-Remote operated vehicle” per l'individuazione di rifiuti e attrezzi abbandonati, per un totale di 15chilometri di fondale monitorato.
Sono state novantanove le operazioni di recupero rifiuti, realizzate da pescatori, operatori subacquei, operatori dell'Amp e Forze dell'ordine, e di monitoraggio della pesca e del pescato. Nel complesso, sono stati recuperati 2860chilogrammi di rifiuti vari: 793chilogrammi (il 28percento del totale) di pneumatici, 710 (25percento) di materiali ferrosi derivanti da due imbarcazioni affondate (parti di motore, assi elica, serbatoi), 652 (23percento) di polimeri artificiali, rappresentati nel 93percento dei casi da attrezzi da pesca abbandonati (reti, nasse, lenze, grovigli di cime, cassette per il pesce, secchi, boe di segnalazione).
E ancora, 610chilogrammi (21percento) di parti di scafi di imbarcazioni affondate (fasciame in legno, lastre di vetro resina). «Una grandissima quantità di rifiuti che non potrà più arrecare danno all'ambiente e alla fauna marina della nostra Area marina protetta», commentano dalla sede di Casa Gioiosa.
|