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S.A. 1 giugno 2022
Fondi Ue, 164 mln da investire in Sardegna
Approvata dalla Commissione Europea l’ultima proposta di modifica del POR FESR Sardegna 14-20 con cui è stata riprogrammata la quota di fondi Ue ancora da spendere, pari a 164,7 milioni
Fondi Ue, 164 mln da investire in Sardegna

CAGLIARI - È stata approvata ieri dalla Commissione Europea l’ultima proposta di modifica del POR FESR Sardegna 14-20 con cui è stata riprogrammata la quota di fondi Ue ancora da spendere, pari a 164,7 milioni, che ora la Regione si prepara a certificare per chiudere nei tempi la programmazione evitando così ogni rischio di definanziamento (la Regione invierà il dettaglio delle spese sostenute e la Commissione verificherà la coerenza con la tipologia di spesa).

«Il via libera alla riprogrammazione proposta dalla Regione, che fa presagire una chiusura della programmazione in linea con gli obiettivi che la Regione si era data, ovvero arrivare alla chiusura del programma con un anno di anticipo, è arrivata a sole tre settimane dalla notifica ufficiale a Bruxelles e rappresenta un risultato straordinario ottenuto con tenacia e impegno, segno evidente della volontà della Regione di incidere in maniera decisa sulle presenti e future politiche di sviluppo della Sardegna sostenendo le imprese e i cittadini e accompagnando la ripresa», ha spiegato il Presidente della Regione Christian Solinas.

«Grazie alle modifiche apportate sarà possibile completare la rendicontazione delle spese programmate attraverso il Fondo Emergenza Imprese Sardegna (FEIS), necessarie ad accompagnare efficacemente la ripresa del sistema produttivo sardo ancora gravato dagli effetti della crisi pandemica» ha aggiunto l’Assessore della Programmazione e Bilancio, Giuseppe Fasolino. Nel 2021 grazie alla modifica del programma POR FESR Sardegna 14-20 la dotazione del fondo è aumentata raggiungendo i 150 milioni di euro (ad oggi sono stati erogati 120 milioni ovvero la totalità delle risorse Ue messe a bando dando risposta a 186 imprese sarde, con gli altri 30 milioni verranno soddisfatte tutte le richieste raggiungendo oltre 200 imprese).

L’assessore Fasolino guarda con estrema positività alla chiusura del programma in anticipo rispetto alla scadenza 2023: «Con l’attivazione da parte della Regione della ‘Opzione 100% UE’ tutte le spese certificate alla Commissione Europea entro luglio 2022 saranno rimborsate interamente dal bilancio comunitario, accelerando l’assorbimento delle risorse FESR assegnate al Programma», ha spiegato l’assessore Fasolino. In altre parole, grazie alla misura introdotta per alleviare l'onere che grava sui bilanci nazionali, sarà possibile certificare entro la scadenza di luglio la spesa dell’intera quota Ue (pari a 164,7 milioni di euro) e di conseguenza chiudere il programma evitando il definanziamento. Il programma si sarebbe dovuto chiudere entro il 2023 - la spesa per un intervento era suddivisa in quota UE (50%) Stato (35%) e Regione (15%) - ma la Commissione ha consentito di rendicontare gli interventi al 100% come spesa UE, permettendo di fatto di anticipare i tempi. A luglio la Regione rendiconterà quindi tutta la quota UE e chiuderà il programma con un anno di anticipo.



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