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In rappresentanza del Comitato
“ Alberi non antenne”
Franca Manca
Marco Di Gangi
Maria Grazia Serra
Francesco Torre
Giuseppina Masala
Giovanni Sechi 29 marzo 2004
Elettrosmog, fuori le antenne dall’area urbana
Il comitato cittadino “Alberi non antenne” passa al contrattacco e pubblica la lista dei dodici siti su cui potranno essere installate altre torri per radiofrequenze
Elettrosmog, fuori le antenne dall’area urbana

I sottoscritti, in qualità di rappresentanti del Comitato spontaneo di cittadini denominato “Alberi non antenne”, contrari all’installazione delle stazioni radio – base per telefonia mobile e, nello specifico, a quelle definite “ Web Tower” all’interno dell’area urbana, premesso:
• Che il Consiglio Comunale di Alghero, con la delibera n° 51 del 11/09/2000, decise di approvare all’unanimità una mozione che, presentata dall’opposizione, ma condivisa dalla maggioranza che apportò alcuni emendamenti, aveva, di fronte all’incertezza sulla pericolosità per la salute pubblica dell’inquinamento elettromagnetico, l’obiettivo primario di impedire l’installazione di ripetitori nel centro abitato in ossequio al principio della massima precauzione, nonché di impegnare Sindaco e Giunta Municipale a dare incarico a un professionista di comprovata competenza tecnico – scientifica per la predisposizione di un apposito Piano di pubblica utilità;
• che l’Amministrazione allora in carica con la delibera di G.M. n° 377 del 29/12/2000 affidò l’incarico per la redazione del Piano generale di settore relativo all’inquinamento da radiofrequenze allo Studio tecnico associato d’ingegneria S.T.A.I. di Sassari;
• che gli elaborati del Piano vennero acquisiti al protocollo del Comune il 28/11/2001, mentre la Giunta Municipale fece proprio il Piano con deliberazione n° 312 del 30/11/2001;
• che il Piano venne adottato da Commissario Prefettizio, nel frattempo subentrato al Sindaco Baldino, con la deliberazione n° 6 del 27/02/2002, la quale stabiliva che il relativo regolamento fosse da intendere come integrazione al vigente regolamento edilizio;
• che il Comitato Regionale di Controllo in data 18/04/2002 annullava la deliberazione Commissariale n° 6 succitata con le seguenti motivazioni: “ benché la deliberazione sia stata trasmessa nei termini, essa è pervenuta priva degli elaborati grafici e normativi che dovrebbero essere allegati a corredo della stessa.”
• che il Commissario Prefettizio con la delibera n° 34 del 15 maggio 2002 riadotta il Piano Generale di settore relativo all’inquinamento da radiofrequenze;
• che il Consiglio Comunale attualmente in carica, con la deliberazione n° 45 del 18/12/2002, approva in via definitiva , con votazione unanime (venti voti), il suddetto Piano con i relativi allegati, compresi i piani di azzonamento;
• che sulla base di tale Piano sono state rilasciate a dicembre del 2003 dall’Ufficio Edilizia Privata del Comune di Alghero due concessioni edilizie relative all’installazione di due radio base per la telefonia mobile, rispettivamente nella via delle Baleari e nella via Kennedy;
• che lo stesso piano, nella cartografia allegata, individua dodici siti su cui potranno essere installate altre antenne, e nello specifico, oltre quelle già installate quelle situate nei seguenti siti:
1. via Monte Dolla - via Carrabuffas;
2. Cimitero ( viale dei cipressi);
3. porto 1 – fianco negozio Madeddu;
4. porto 2 – fianco lega navale;
5. confluenza via garibaldi – via Don Minzoni;
6. Via Don Minzoni 1: fianco chiesa Sant’Agostino vecchio;
7. Via Don Minzoni 2: parco fianco stazione;
8. Via Don Minzoni 3: a nord dell’ospedale civile;
9. Fertilia 1: lato sinistro leone San Marco – piazza San Marco
10. Fertilia 2 :lato destro leone San Marco – piazza San Marco

Considerato
• Che sul piano scientifico permangono incertezze sugli effetti a medio e lungo termine all’esposizione a onde elettromagnetiche a tal punto che, oltre l’OMS, lo stesso Istituto Superiore di Sanità e l’ISPEL, in un documento congiunto affermano la necessità di minimizzare il più possibile l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici ad alta frequenza tipici delle reti cellulari;
• che, le preoccupazioni e le forti proteste dei cittadini emerse in questi giorni, che hanno portato alla raccolta di oltre tremila firme, sono sicuramente destinate ad estendersi non appena la cittadinanza conoscerà gli altri siti su cui è prevista l’installazione di tali strutture;
• che si ritiene debba essere richiamata la delibera di Consiglio Comunale n° 51 del 2000, nella parte in cui si prevede la dislocazione di tali antenne al di fuori dell’area cittadina abitata;
• che, comunque, esistono tecnologie alternative, meno inquinanti, che altri comuni , anche sardi, tramite propri regolamenti, hanno imposto fossero utilizzate;
• che lo stesso regolamento, sia nella parte introduttiva ( oggetto della regolamentazione e criteri di localizzazione) sia nella parte che disciplina i regimi autorizzativi sembra essere in contraddizione con le scelte relative ai siti, individuati nella cartografia;
tutto ciò premesso e considerato:
si rivolgono alle Signorie Loro e ai consiglieri dei rispettivi Gruppi consiliari, al fine di determinare l’immediato riesame da parte del Consiglio Comunale di Alghero del “Piano generale di settore relativo all’inquinamento da radiodofrequenze” affinché lo stesso, nel più breve tempo possibile, e nelle more dell’adozione da parte del Governo o del Parlamento di eventuali atti normativi finalizzati a rimpiazzare il decreto legislativo n° 19/2002 ( definito Decreto Gasparri) , dichiarato incostituzionale con la sentenza303 del 2003, preveda:
1. precise norme finalizzate a prevedere l’installazione delle antenne per la telefonia mobile al di fuori dalle aree urbane;
2. a disporre il trasferimento al di fuori dell’area urbana di tutte quelle già esistenti in aree abitate o, in subordine, ove ciò sia assolutamente impossibile, alla loro sostituzione, con il sistema che garantisca il minor inquinamento elettromagnetico ( microcelle o picocelle) e il minor pregiudizio per il paesaggio urbano circostante;
e, in questo senso, impegnino l’Amministrazione Comunale con una specifica mozione da sottoporre nel più breve tempo possibile alla votazione del Consiglio Comunale.
Convinti che le Sigg. Loro sapranno attribuire il giusto valore alle problematiche legate alla tutela della salute dei cittadini e alla salvaguardia del l’immagine e del decoro cittadino, gli scriventi restano in attesa del compimento degli atti conseguenti.
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